Paesi Bassi / A Nimega torna alla luce una grande necropoli merovingia: 130 tombe con spettacolari corredi di armi, gioielli e monete | LE FOTO
Elena Percivaldi
Eccezionale scoperta nei Paesi Bassi. Durante i lavori di ricerca preventiva nell’area di Winkelsteeg, a sud del fiume Waal, gli archeologi del Comune di Nimega hanno riportato alla luce una vasta necropoli merovingia risalente tra il 550 e il 725 d.C. L’area, situata sotto gli ex campi sportivi della SV Hatert, ha restituito almeno 130 sepolture di uomini, donne e bambini, disposte inizialmente in file ordinate ma in seguito sovrapposte data la frequentazione continuata del sito.
Veduta dello scavo (foto: ©Gemeente Nijmegen)Purtroppo le condizioni del terreno non hanno consentito la conservazione dei resti organici; tuttavia i corredi funerari restituiscono un’idea precisa della struttura della comunità: gioielli, monete d’oro e d’argento, armi e ceramiche, rivelano infatti non solo lo status sociale dei defunti, ma anche la presenza di intensi scambi commerciali con l’area franca.
Lo scavo in corso (foto: ©Gemeente Nijmegen)Gioielli femminili e armi maschili
In dettaglio, le tombe femminili hanno restituito, tra gli altri oggetti, numerose collane realizzate con inseriti d’ambra e vaghi in vetro colorati e splendide fibule decorate. Una di queste, in particolare, è del tipo “a disco”, rivestita d’oro e ornata con pietre preziose: il modello ricorda da vicino le fibule di produzione bizantina, considerate uno status symbol tra le donne di alto rango come attestano numerosi ritrovamenti anche in altri contesti altomedievali (basta pensare, da noi, ai tanti esempi riemersi nelle necropoli longobarde).
Una delle numerose collane trovate nelle tombe femminili (foto: ©Gemeente Nijmegen)Le sepolture maschili sono caratterizzate, come di consueto, dalla presenza di armi: spade, lance, pugnali, scudi e frecce, a ribadirne il ruolo sociale.
Secondo l’archeologo Joep Hendriks, questi reperti dimostrano che la comunità era perfettamente inserita nell’ampia rete commerciale e culturale che si estendeva fino ai confini dell’impero franco.
Un luogo abitato per secoli
La scoperta conferma la lunga continuità insediativa della zona. Nei pressi, già nel 2021, era stata ritrovata una splendida coppa in vetro blu di epoca romana. Sotto i campi sportivi, inoltre, sono emerse anche tracce di fattorie dell’età del Ferro e di epoca romana, a ulteriore conferma che Winkelsteeg fu un punto strategico fin dalla protostoria.
Coppa in vetro (foto: ©Gemeente Nijmegen)L’assessore al patrimonio culturale Tobias van Elferen ha sottolineato come questa scoperta arricchisca la conoscenza di Nimega, città che attraverso i secoli ha mantenuto un ruolo vivo e dinamico.
(foto: ©Gemeente Nijmegen)Studi e conservazione dei reperti
Accanto a tombe relativamente semplici, gli scavi hanno rinvenuto sepolture “monumentalizzate” con rivestimenti in legno, a conferma che quella di Nimega era una società differenziata nello status e nelle gerarchie sociali. L’esame ai raggi X effettuato su alcuni degli oggetti metallici ha inoltre rivelato la presenza di decorazioni elaborate. Tutti i materiali saranno accuratamente studiati e i risultati verranno pubblicati nei prossimi mesi. Nell’attesa, alcuni oggetti sono già esposti al pubblico nella sede del municipio di Nimega.
Fonte notizia e foto: Gemeente Nijmegen
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