“Il futuro dell’acqua è nelle nostre mani”, incontro del Comitato Milanese Acqua pubblica, sul tema “I consumi d’acqua delle Olimpiadi invernali”

25 Mar ore 17:45 - Mosso - Via Angelo Mosso 3, Milano

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"Il futuro dell'acqua è nelle nostre mani", incontro del Comitato Milanese Acqua pubblica, partecipa, per Altreconomia, Duccio Facchini sul tema "I consumi d'acqua delle Olimpiadi invernali" - Altreconomia

martedì 25 Marzo 2025 @ 17:45 - 19:45 - Il Comitato Milanese Acquapubblica (Cma) invita per martedì 25 marzo, alle 17.45, all'incontro "Il futuro dell'acqua è nelle nostre mani" programmato a Mosso, via Mosso 3, Milano. Sono previsti i seguenti interventi: "La crisi idrica nel Sud Italia: è solo siccità?" Lidia Ronzano, Coordinatrice Regionale Acqua pubblica Basilicata, Antonella Leto, Forum Movimenti per l'Acqua Sicilia [...]

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I progetti che trasformeranno Milano per le Olimpiadi

<span>Tra Big e Renzo Piano, tra CityLife e Porta Romana, <i>Domus</i> fa una ricognizione dei lavori in corso a Milano, progetti attesi entro il 2025, o per il 2026 con le Olimpiadi Invernali.</span>

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Lo scorso 6 febbraio si è celebrato l'inizio del conto alla rovescia verso le #Olimpiadi invernali - il One Year To Go - che ci condurrà fino alla cerimonia di apertura dei Giochi e, quindi, alle gare che si svolgeranno dal 6 al 22 febbraio 2026 #cambiamenticlimatici #sostenibilità #greenplanner

https://www.greenplanner.it/2025/02/11/olimpiadi-invernali-a-che-punto-siamo/

Olimpiadi invernali: a che punto siamo?

Il 6 febbraio si è celebrato l'inizio del conto alla rovescia verso le Olimpiadi invernali che ci condurrà fino alla cerimonia di apertura

GreenPlanner Magazine

Milano-Cortina, vietato parlare di costi e ritardi. Il Cio: “Lo spettacolo deve continuare”. #Salvini: “Ora scrivete che la pista da bob si fa”.

https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/02/06/olimpiadi-milano-cortina-2026-vietato-parlare-costi-ritardi-cio-salvini-sala-pista-bob/7867129/

#Olimpiadi #Olimpiadi2026 #Milano #Cortina #MatteoSalvini #Sala #BeppeSala

Milano-Cortina, vietato parlare di costi e ritardi. Il Cio: “Lo spettacolo deve continuare”

La cerimonia a un anno dall'inizio delle Olimpiadi invernali 2026. Sala: "Saranno le più belle di sempre". E non c'è spazio per le critiche su sostenibilità e sprechi

Il Fatto Quotidiano

Giochi d'azzardo

Mercoledì 26 febbraio, dalle 21:00 alle 23:00, presso Ateneo libertario, Milano, viale Monza 255

Per una critica radicale delle Olimpiadi Milano-Cortina

L'impatto dei giochi olimpici invernali 2026 non è perimetrabile alle piste di gara. Come ogni grande evento le sue ricadute sono già presenti sia in forma dispesa nell'arco alpino (con opere e infrastrutture imposte e nocive), sia nella città metropolitana di Milano, a partire dall'aumento del costo della casa e dall'abbandono dei palazzetti autenticamente sportivi.

L'Ateneo libertario di viale Monza 255 (Milano, MM1 Precotto) organizza un incontro pubblico con Alberto "abo" Di Monte dell'Associazione Proletaria Escursionisti e con Luca Trada che interverrà per il CIO - Comitato Insostenibili Olimpiadi di Milano.

Appuntamento mercoledì 26 febbraio, ore 21.00.

#montagna #olimpiadi

“L’impronta olimpica”: le opere di Milano Cortina 2026 dall’alto

A un anno dall’inizio dei Giochi presentati come i “più sostenibili di sempre”, Altreconomia, in collaborazione con PlaceMarks, lancia un progetto che mostra da satellite i reali impatti dei cantieri. Dalla Lombardia all’Alto Adige

Altreconomia

Giochi d'azzardo

Mercoledì 26 febbraio, dalle 21:00 alle 23:00, presso Ateneo libertario, Milano, viale Monza 255

Per una critica radicale delle Olimpiadi Milano-Cortina

L'impatto dei giochi olimpici invernali 2026 non è perimetrabile alle piste di gara. Come ogni grande evento le sue ricadute sono già presenti sia in forma dispesa nell'arco alpino (con opere e infrastrutture imposte e nocive), sia nella città metropolitana di Milano, a partire dall'aumento del costo della casa e dall'abbandono dei palazzetti autenticamente sportivi.

L'Ateneo libertario di viale Monza 255 (Milano, MM1 Precotto) organizza un incontro pubblico con Alberto "abo" Di Monte dell'Associazione Proletaria Escursionisti e con Luca Trada che interverrà per il CIO - Comitato Insostenibili Olimpiadi di Milano.

Appuntamento mercoledì 26 febbraio, ore 21.00.

#olimpiadi #montagna

Travis Stevens dice che il Judo morirà negli USA (e il mio parallelo con la lotta in Italia)

Travis Stevens, medaglia di bronzo di judo e cintura nera di Brazilian Jiu-Jitsu, parla finalmente dell’elefante nella stanza: il futuro del judo negli Stati Uniti è a rischio, a meno di cambiamenti significativi.

Ml’olimpionico ha tracciato un quadro preoccupante della situazione del suo sport durante la sua recente apparizione al podcast di BJJ Fanatics.

Secondo Stevens, il problema principale del judo americano è la mancanza di opportunità professionali per i giovani atleti, soprattutto se confrontato con la scena in rapida crescita del Brazilian Jiu-Jitsu. “Non c’è futuro, non c’è sbocco per le persone,” ha lamentato. “

Il nocciolo del problema, ha spiegato Stevens, è che il judo in America è troppo concentrato sulla produzione di medagliati olimpici, piuttosto che sulla costruzione di un ecosistema sostenibile che possa trattenere e sviluppare gli atleti a lungo termine. “Se ti dicessi: ‘Ehi, devi diventare un miliardario, un miliardario, altrimenti non vale la pena nemmeno alzarsi dal letto,’ vivremmo in una comunità di povertà, perché con questa mentalità non si va da nessuna parte,” ha detto.

Secondo Travis la comunità del Jiu-Jitsu è stata davvero brava nel creare opportunità imprenditoriali per i praticanti. “Ci sono tante persone che lavorano… lavori da operai o impiegati che amano il Jiu-Jitsu,” ha notato Stevens. “Amano i benefici che traggono, soprattutto i principi marziali dello sport, come l’immunità, l’autopreservazione, la protezione, l’onestà – c’è una sorta di bussola morale nello sport che viene trasmessa alle persone.

Questa bussola morale, unita al modello di business del Jiu-Jitsu basato su scuole focalizzate sulla comunità, ha permesso allo sport di fiorire a livello di base. Al contrario, la mentalità eccessivamente rigida e competitiva del judo ne ha ostacolato la crescita.

“Il judo tende a concentrarsi di più sul lato competitivo e meno su quello della comunità, ed è qui che facciamo davvero fatica,” ha detto Stevens. “Se ogni scuola di Jiu-Jitsu nel paese trattasse ogni persona che entra come ‘amico, devi prepararti per andare alle Olimpiadi,’ non si andrebe da nessuna parte.

Quello che dice Travis Stevens sulla questione Judo negli Stati Uniti è quello che in moltissimi lamentano anche del sistema lotta Italiano, sempre alla ricerca di medaglie, interessati solo ai campioni e rendendo le cose difficilissime agli amatori.

#jiuJitsu #Judo #olimpiadi #TravisStevens