Chi difende i combustibili fossili dentro i negoziati sul clima della Cop30

Alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici siedono ai tavoli anche coloro che hanno più interesse a ritardare la decarbonizzazione. I dati pubblicati da Fossil free politics e da Kick big polluters out registrano anche quest'anno la presenza di oltre 1.600 lobbisti "fossili". Un paradosso che da anni mina la credibilità del processo multilaterale e che molte organizzazioni della società civile chiedono di affrontare con urgenza. Il reportage da Belém

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Le compagnie di gas e petrolio contribuiscono ad appena l'1,42% delle rinnovabili globali

Un nuovo studio dell’Università di Barcellona pubblicato su Nature Sustainability smonta la retorica fossile dei "partner nella transizione". Solo lo 0,1% della produzione energetica delle 250 maggiori compagnie oil&gas proviene da fonti rinnovabili. Eni detiene solo lo 0,08% della capacità installata a livello globale, dell'energia estratta lo 0,4% deriva da rinnovabili e appena lo 0,01% della produzione di energia rinnovabile da impianti nel contesto italiano è partecipata dal colosso

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Lo storico parere della Corte dell'Aia sulla crisi climatica e sugli obblighi degli Stati ad agire

A fine luglio la Corte internazionale di giustizia delle Nazioni Unite ha affermato che i Paesi che non rispettano i propri obblighi in materia di clima potrebbero violare il diritto internazionale ed essere tenuti a risarcire gli Stati colpiti dalla crisi climatica. Il cambiamento climatico è riconosciuto come un “problema esistenziale di proporzioni planetarie che mette in pericolo tutte le forme di vita”. Il racconto di quella giornata chiave dal Palazzo della pace

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La Cassazione apre la strada alla giustizia climatica. "La giusta causa" è già una vittoria

Le Sezioni unite della Cassazione danno ragione a Recommon, Greenpeace e a 12 cittadine e cittadini promotori della "climate litigation" contro Eni, Cdp e ministero dell'Economia stabilendo che i giudici italiani si possono pronunciare e rimandando al mittende la tesi del "difetto assoluto di giurisdizione". Una decisione spartiacque che riconosce un diritto fondamentale, già invocato in Europa. Ora il procedimento può finalmente partire

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Non solo Bezos-Sánchez. Il peso insostenibile dei jet privati degli ultraricchi

Nel solo 2023 i jet dei ricchi hanno prodotto 19,5 milioni di tonnellate di anidride carbonica equivalente a un valore pari al 2% delle emissioni di tutta l’aviazione civile e all’impronta ecologica dell’aeroporto di Heathrow. L'International council on clean transportation pubblica il primo inventario completo: dalla centralità degli Stati Uniti agli strumenti possibili per affrontare (lato fisco e lato ambiente) la manifestazione plastica dell'iniquità

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Ecco come la vegetazione compensa le emissioni climalteranti
Il ciclo del carbonio
Il pianeta terra da un paio di secoli immette in atmosfera gas climalteranti in quantità sempre maggiore. In particolare il biossido di carbonio è il principale prodotto della combustione delle s
https://www.perunaltracitta.org/homepage/2025/06/05/ecco-come-la-vegetazione-compensa-le-emissioni-climalteranti/
#InEvidenza #CicloDelCarbonio #CrisiClimatica #CrisiEcologica #EmissioniClimalteranti #vegetazione
Ecco come la vegetazione compensa le emissioni climalteranti - La Città invisibile | perUnaltracittà | Firenze

Il ciclo del carbonio Il pianeta terra da un paio di secoli immette in atmosfera gas climalteranti in quantità sempre maggiore. In particolare il biossido di carbonio è il principale prodotto della combustione delle sostanze organiche fossili e del metabolismo degli organismi viventi, o dalla loro degradazione biologica. Il ciclo del carbonio è bio-geo-chimico, serbatoi … Ecco come la vegetazione compensa le emissioni climalteranti Leggi altro »

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Le emissioni segrete. L’impatto ambientale dell’universo digitale
29 maggio ore 18, presentazione del libro Le emissioni segrete di Giovanna Sissa c/o Via del Leone 76
L’autrice Giovanna Sissa, docente di Sostenibilità ambientale dell’ICT al Dottorato di rice
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#Apertura #FirenzeEDintorni #ambiente #CrisiEcologica #DataCenter #EmissioniClimalteranti #TransizioneEcologica
Le emissioni segrete. L'impatto ambientale dell'universo digitale - La Città invisibile | perUnaltracittà | Firenze

29 maggio ore 18, presentazione del libro Le emissioni segrete di Giovanna Sissa c/o Via del Leone 76 L’autrice Giovanna Sissa, docente di Sostenibilità ambientale dell’ICT al Dottorato di ricerca STIET dell’Università di Genova, ne discute con Paolo Chiappe, della “Redazione tematica sulla crisi ecologica” de La Città invisibile (perUnaltracittà). È possibile una transizione digitale … Le emissioni segrete. L’impatto ambientale dell’universo digitale Leggi altro »

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"Fiamme nascoste". Gli impatti del flaring della piattaforma di Eni in Mozambico

L'impianto Coral South per l'estrazione e la liquefazione del gas è stato presentato dalla multinazionale italiana come un modello tecnologico e di sostenibilità. Ma le immagini satellitari ottenute da ReCommon mostrano come il sito abbia bruciato in torcia gas in eccesso in diverse occasioni, per una quantità pari al 40% del fabbisogno annuo del Paese africano, con conseguenze rilevanti sul clima e sull'ambiente e, in prossimità di centri abitati, sulle persone

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"Fiamme nascoste". Gli impatti del flaring della piattaforma di Eni in Mozambico

L'impianto Coral South per l'estrazione e la liquefazione del gas è stato presentato dalla multinazionale italiana come un modello tecnologico e di sostenibilità. Ma le immagini satellitari ottenute da ReCommon mostrano come il sito abbia bruciato in torcia gas in eccesso in diverse occasioni, per una quantità pari al 40% del fabbisogno annuo del Paese africano, con conseguenze rilevanti sul clima e sull'ambiente e, in prossimità di centri abitati, sulle persone

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L'Ecologia digitale alla prova dell'intelligenza artificiale generativa

Presentata come strumento chiave per la riduzione delle emissioni di gas climalteranti, l'intelligenza artificiale generativa e i suoi centri di calcolo stanno in realtà incrementando i consumi energetici, a base fossile, e idrici, così come le emissioni. Urge discuterne e intervenire, spiega Francesco Cara, docente di Ecodesign al Politecnico di Milano

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