Praticamente #orban ha pagato a #trump la possibilità di comprare #gas e #petrolio dalla #russia. Altro che grande presidente! Chissà se ha riportato a casa un po' di vasellina o se l'ha usata tutta.
#ungheria #europa
@attualita

https://www.ecovicentino.it/politica-esteri/orban-alla-casa-bianca-trump-esenta-ungheria-dalle-sanzioni-sul-petrolio-russo/

Orban alla Casa Bianca: Trump esenta Ungheria dalle sanzioni sul petrolio russo - L'Eco Vicentino

Il presidente Donald Trump ha ricevuto alla Casa Bianca il primo ministro ungherese Viktor Orbán e gli ha concesso "un'esenzione illimitata" dalle

L'Eco Vicentino

📰 L’Ungheria strappa l’eccezione a Trump, sì al petrolio russo: in cambio 600 milioni in gas Usa. Orbán: «Ucraina vincerà? I miracoli succedono»

#️⃣ #ESTERI #DonaldTrump #Petrolio #Russia #Sanzioniinternazionali #Ucraina #Ungheria #USA #ViktorOrbn #OpenOnline #TheLabSocial #News #Notizie #Italia

🔗 https://www.open.online/2025/11/08/usa-trump-russia-petrolio-eccezione-ungheria-sanzioni-ucraina-orban/

Il primo ministro ungherese Viktor #Orban ha dichiarato che il suo Paese ha ottenuto un'esenzione dalle #sanzioni #USA sull'#energia della #Russia dopo un incontro alla Casa Bianca con il presidente Donald #Trump. L'esenzione consentirà il proseguimento delle forniture di #petrolio e #gas russi all'#Ungheria, a testimonianza della stretta affinità tra i due leader.
Rainews
A tutto fossile: le banche che finanziano gli idrocarburi. I casi di Unicredit e Intesa

Un nuovo report di Reclaim finance ha comparato le risorse destinate dalle principali 65 banche ai combustibili fossili: tra il 2021 e il 2024 a questi ultimi sono andati poco più di 3.000 miliardi di dollari, contro i meno di 1.500 miliardi per le rinnovabili. Anche le due più grandi banche italiane sono in negativo, remando nella direzione opposta rispetto ai target climatici e alle indicazioni dell'Agenzia internazionale per l'energia

Altreconomia
#Petrolio e geopolitica: gli scenari esplosivi di un’invasione USA del Venezuela
https://www.metallirari.com/petrolio-geopolitica-scenari-esplosivi-invasione-usa-venezuela/
La produzione di petrolio pesante e acido del #Venezuela, pari a 1-1,1 milioni di barili al giorno, è fondamentale per le raffinerie statunitensi e asiatiche. Qualsiasi interruzione potrebbe far impennare i prezzi del #Brent e del gasolio.
#Ucraina #Russia
Le forze armate ucraine hanno dato notizia oggi del bombardamento di un impianto di #raffineria di #petrolio nella regione russa di #Saratov: secondo lo stato maggiore dell'esercito di Kiev, in conseguenza dell'attacco, nella struttura - una delle più vecchie del paese, dove si lavorano 4,8 milioni di tonnellate di greggio l'anno, afferma la stessa fonte - si è sviluppato un incendio.
SkyTG24

@Bastacosi
Il narcotraffico in #Venezuela, i cristiani in #Nigeria.

Una correlazione non sempre implica un rapporto di causa effetto, ma politicamente un sospetto lo fa comunque sorgere.

La correlazione che salta all'occhio: #petrolio.
Dite che è un abbaglio?

Sanzioni e potere: così si muove il prezzo del petrolio

In ottobre il prezzo del petrolio non ha risposto alla legge della domanda e dell’offerta, ma alle decisioni dei governi. Il WTI è sceso fino a circa 57 dollari ed è poi risalito sopra 60, mentre il Brent è rimasto più alto e ha successivamente superato 65 dollari, non per motivi industriali ma per motivi geopolitici. Il Brent è il prezzo del petrolio del Mare del Nord destinato ai mercati di Europa, Africa e Asia, mentre il WTI è il petrolio estratto in Texas e destinato al mercato statunitense.

Gli Stati Uniti hanno colpito la Russia con nuove sanzioni su Rosneft, Lukoil e altri operatori energetici. Vietato l’uso del dollaro e congelati beni negli USA. La risposta non è arrivata solo dal Cremlino ma dall’Asia: Cina e India, principali acquirenti del greggio russo via nave, hanno sospeso parte degli acquisti per evitare sanzioni secondarie, cioè punizioni verso chi commercia con soggetti sanzionati. È bastato questo per irrigidire i flussi.

Poi è toccato all’Iran. Una nuova lista di sanzioni americane ha colpito oltre 50 navi e società legate alla “flotta ombra” di Teheran (l’insieme di navi che trasportano petrolio eludendo sanzioni e tracciabilità, usando bandiere di comodo, triangolazioni di porti e pagamenti fuori dai circuiti ufficiali). Il mercato ha reagito subito: il Brent è salito oltre 65 dollari e il WTI oltre 60.

Anche l’Unione Europea è intervenuta. Bruxelles ha approvato il 19° pacchetto di sanzioni: eliminazione graduale del gas naturale liquefatto russo entro il 2027, blocco a oltre 100 petroliere legate alla flotta russa e restrizioni ai pagamenti in euro per soggetti che sostengono il commercio energetico di Mosca, anche se situati in paesi terzi.

Dalla metà di ottobre i mercati non sono fortunatamente esplosi, ma sono rimasti tesi. Le scorte americane, in calo, hanno sostenuto i prezzi. Gli investitori però sono divisi: una parte teme nuova inflazione da energia, l’altra pensa che il rallentamento industriale globale porrà un tetto ai rialzi.

Oggi il WTI oscilla fra 59 e 61 dollari, mentre il Brent si muove su valori leggermente più alti, attorno ai 63–65 dollari. Ma la questione non è tanto il livello del prezzo, quanto la volatilità. Il petrolio non misura più il ciclo economico, misura lo stato dei rapporti di forza tra Stati.

E questo è il nodo politico: il petrolio non è più un carburante, è uno strumento di pressione. A guidare il prezzo non è l’economia, è la politica. E finché sarà così, i mercati energetici resteranno instabili per definizione.

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#aumentoPrezzi #brent #Iran #petrolio #russia #USA #wti

"-100 per le #Olimpiadi di Milano #Cortina, sponsor fossili per Giochi 'puliti'"

> Tra le 57 società che finanziano quasi la metà dell'organizzazione delle Olimpiadi ci sono colossi del #petrolio e del gas, produttori di #armi e aziende accusate di sfruttamento della manodopera.

https://lavialibera.it/it-schede-2356-olimpiadi_milano_cortina_2026_sponsor_fossili_per_giochi_puliti
#GiochiOlimpici #GiochiOlimpici2026

https://www.vaielettrico.it/colpo-iveco-bus-4mila-bus-green-in-francia-87-e-scuolabus-in-campania/

e da noi? Si segue ancora il #biocarburante come soluzione alla #mobilitasostenibile
Se il #governo della #meloni non si dà una svegliata l'industria automobilistica italiana (ce l'abbiamo ancora?) chiuderà, ma non per colpa dei veicoli elettrici, ma per la miopia dei nostri politici che si ostinano a non voler vedere la realtà.
Viva il #petrolio , via la #repubblica (quella di Salò?)

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Vaielettrico