La Cassazione apre la strada alla giustizia climatica. "La giusta causa" è già una vittoria

Le Sezioni unite della Cassazione danno ragione a Recommon, Greenpeace e a 12 cittadine e cittadini promotori della "climate litigation" contro Eni, Cdp e ministero dell'Economia stabilendo che i giudici italiani si possono pronunciare e rimandando al mittende la tesi del "difetto assoluto di giurisdizione". Una decisione spartiacque che riconosce un diritto fondamentale, già invocato in Europa. Ora il procedimento può finalmente partire

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