[dia•foria : antonio syxty, “the forty years later project”, vol. 1 (booktrailer)

https://www.diaforia.org/floema/2025/06/29/the-forty-years-later-project-vol-1-colloquiale-n-20-antonio-syxty/

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Antonio Syxty nasce a Buenos Aires e vive a Milano dove si dedica all’arte visiva, alla performance e alla regia. Ancora studente di liceo, redige autonomamente una tesi sulle scritture visuali e d’avanguardia in Italia (1940-1974), preludio al suo percorso artistico. Dopo una formazione, tra il 1975 e il 1976, negli Stati Uniti in Art and Drama e Creative Writing, torna in Italia e realizza numerose art-performance. Nel 1978 fonda Oh-ART!, manifesto concettuale, e crea l’Antonio Syxty Fan Club, progetto autobiografico volutamente fittizio. Alla fine degli anni ’70 si afferma come performer in gallerie e spazi underground, collaborando con figure di rilievo dell’arte, del design e della musica come Alessandro Mendini, Nanda Vigo, Franco Battiato, Ivan Fedele, Andrea Branzi, Mauro Staccioli, Cinzia Ruggeri, Elio Fiorucci, Krizia e altri. Negli anni ’80 espone opere su carta e tela nei circuiti artistici milanesi, con un linguaggio influenzato dall’arte concettuale, comportamentale, con richiami alla body art. Parallelamente realizza scritture visive e intrattiene carteggi con Ugo Carrega, Arrigo Lora-Totino, Emilio Isgrò, Adriano Spatola, Nanni Balestrini, Edoardo Sanguineti, Antonio Porta. Il suo lavoro di scrittura rimane principalmente inedito con rare eccezioni. Negli anni ’90 si concentra sulla regia teatrale e multimediale. Collabora con RAI e Mediaset per progetti di regia facendo cinema, televisione, pubblicità, moda, concerti, eventi live e installazioni. Attualmente è coordinatore artistico di MTM – Manifatture Teatrali Milanesi della Fondazione Palazzo Litta per le Arti e svolge attività di content creator su canali digitali. Il suo sito è https://antoniosyxty.com

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The Forty Years Later Project, vol. 1 + Colloquiale n. 20 < = > Antonio Syxty

“nz”, di antonio syxty. una nota dell’autore

un’annotazione di Antonio Syxty sul suo libro NZ, da poco uscito per ikonaLíber

NOTA PER IL LETTORE

Questo libro è un estratto da una raccolta di scritti che sono parte del Primo Famoso e Improbabile Archivio di Antonio Syxty.
L’Archivio si definisce e si presenta al mondo con un nome d’avventura voluto probabilmente dal suo stesso autore e fa parte di un progetto più ampio denominato T.F.Y.L. Project: The Forty Years Later Project. Un progetto che si manifesta 40 anni dopo il suo inizio, più o meno, e non si sa perché.
NZ (con il titolo esteso di Nuova Zelanda) fa riferimento a una performance/happening avvenuta nel 1980 a Milano alla discoteca 2001 in Via Forze Armate.
Come per altri materiali di scrittura di questo archivio (in alcuni casi definito anche come Catalogo) potremmo aggiungere che il procedimento adottato segue una linea di progettazione che si articola per snodi, incroci e sovrapposizioni. All’origine c’è un soggetto che “inizia a scrivere” prima di ogni altra azione. Seguono poi altre azioni: disegni, mappe, accumulo di immagini, musiche, suoni e frammenti di ogni tipo.
In NZ il soggetto è area geografica, ma anche confine, e scia di ipotesi di azione (performance) attraverso il corpo-parola, corpo-immagine, e poi infine corpo-fisico per l’azione.
La procedura è per accumulo: scritti, disegni, fotografie, dépliant, cartoline, qualunque frammento utile che possa rientrare in un flusso e che ha lo scopo di generare quella che si impone come “frequenza”. Il corpus è governato da cuciture letture-riformulazioni, agite in un arco temporale di 40 anni.
La frequenza una volta attivata compie le sue scelte: include ed esclude in modo sempre euforico e seriale – obbedendo a un dettato piuttosto misterioso e inspiegabile, agendo in modo del tutto arbitrario, aleatorio, metamorfico.

https://www.ikona.net/antonio-syxty-nz/

https://www.facebook.com/antonio.syxty.nz.ikonaliber

https://slowforward.net/2025/03/11/esce-nz-di-antonio-syxty-nella-collana-syn_-scritture-di-ricerca-della-casa-editrice-ikonaliber/

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Antonio Syxty | Ikona