Greta #Thunberg arrestata a Londra durante un raduno pro-Pal https://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/greta-thunberg-arrestata-a-londra-durante-un-raduno-pro-pal_107319347-202502k.shtml
Siria, l’archivio della morte di Assad
Come il regime di Assad ha nascosto la sorte di 160.000 detenuti all'interno del suo apparato di sicurezza dal sito dell'International Consortium of Investigative Journalists […]https://andream94.wordpress.com/2025/12/23/siria-larchivio-della-morte-di-assad/
Monfalcone: armi ovunque, soluzioni zero
MONFALCONE, città che da anni combatte con indicatori socio-economici tra i più bassi della regione, città che ha già ingoiato più cemento e consumo di suolo di quanto chiunque sano di mente riterrebbe normale,
decide di nuovo qual è la priorità numero uno:
Dare le pistole alla polizia locale.
Brillan
https://umanitanova.org/monfalcone-armi-ovunque-soluzioni-zero/
#2025 #Comunicati #DallItalia #armi #CaffEsperanto #monfalcone #repressione
Cybernauth(s): .. Della repressione degli spazi socio-culturali, e delle necessità etico-politiche della contro-informazione
A margine della repressione di questi giorni a Torino, come a partire dall'attuazione in Italia del Decreto Sicurezza, e del compattamento istituzionale basato sulla narrazione mediatica incentrata sulla creazione del nemico interno, aka "terroristi" dei centri sociali,migranti, maranza e giovani deviati, "ProPal"..(1) (2) (3) [per riflessioni e osservazioni scrivici su smashrepression@proton.me] ---- 1) - Repubblica Torino (20/12/2025): "Ruspe sui centri sociali, sono figli di papà. […]Presidio per Gino al consolato francese
Giovedì 18 dicembre, dalle 18:00 alle 19:30, presso Consolato francese di Milano, Milano, via della Moscova 12; e anche online, su https://www.instagram.com/comitato_antirep_milano/
Continua l’accanimento contro il nostro compagno Rexhino, detto “Gino”, Abazaj. Abbiamo appena appreso del suo arresto e del suo collocamento in regime di custodia cautelare, ancora una volta nell’ambito della cosiddetta “vicenda di Budapest”. Attualmente si trova in cella presso i locali della sottodirezione antiterrorismo, a Levallois-Perret. Domani sarà presentato davanti a un giudice della Corte d’Appello di Parigi, che deciderà sul suo destino.Gino rischia ora di essere nuovamente rimandato in carcere o, peggio ancora, di essere estradato verso l’Ungheria, nonostante la Corte d’Appello avesse deciso lo scorso aprile contro l’applicazione del mandato d’arresto europeo e lo avesse liberato senza condizioni, riconoscendo così il carattere autoritario della giustizia ungherese.Ebbene, ci saremmo anche stufatə. Deportazione e segregazione sembrano essere le caratteristiche irrinunciabili della nuova Europa di guerra. Dall’ Ungheria alla Francia fino all’ Italia, ogni persona che osa mettere in luce la natura fascista e genocida degli Stati “democratici”, è a rischio di vedersi sottratta la libertà. Se questa persona è non appartenente alla “comunità europea”, il ricatto è doppio. La misura è colma: chiamiamo un presidio giovedì 18 alle ore 18.30 davanti al consolato francese, e annunciamo l’ inizio di una mobilitazione permanente e determinata finché le autorità ungheresi ed europee non leveranno le loro mani unte da Gino, da Maja, da Gabri, da tutte le compagne e i compagni antifa e da tutte e tutti i prigionieri politici.
Se l’Europa chiede la mobilitazione, mobilitazione avrà
Incognita K: articolo-intervista su inside.noblogs (26/11/2025)
[Articolo qui] Come comprendere l’evoluzione dei free party in risposta alla repressione? Come resistere al controllo e all’iper-sorveglianza? Come organizzare la prossima occupazione in cassa dritta? Incognita K spiega e accompagna questo difficile passaggio attraverso una ragnatela di saggi e testimonianze in cui si mischiano cospirazioni psichiche alterate e lucide analisi sociali, un testo critico che si pone dei quesiti su come evitare l’onda di demenza diffusa che si sta […]https://smashrepression.noblogs.org/incognita-k-articolo-intervista-su-inside-noblogs-26-11-2025/
Presentazione opuscolo+ apericena
Strike s.p.a., mercoledì 17 dicembre alle ore 19:00 CET
Verso il 31 dicembre a Rebibbia
Presentazione opuscolo "ruolo e strategie repressive della DNAA" con la LIMA
https://roma.convoca.la/event/presentazione-opuscolo-apericena
Let's stand with Palestine – Vol. 2
Ateliersi, venerdì 19 dicembre alle ore 19:00 CET
Torniamo ad incontrarci per parlare di Palestina, per tenere alta l'attenzione e soprattutto continuare a raccogliere fondi per supportare il popolo palestinese e chi si mobilita al suo fianco. Da metà ottobre è entrata in vigore una "tregua" di facciata, che ha visto l'intensificarsi della violenza nella striscia di G4za e in Cisgiordana.
Il genocidio del popolo palestinese non si è mai fermato, ma si parla sempre meno di quello che sta succedendo. In questi giorni arrivano notizie terribili delle condizioni di vita insopportabili a cui sono costrette oltre 2 milioni di persone, peggiorate dall'arrivo dell'inverno con piogge intensissime.
Come sempre tutto l'incasso della serata e delle autoproduzioni sarà destinato a supportare progetti in P4alestin4, e a persone e nuclei familiari palestinesi, con cui siamo in contatto diretto.
dalle 19.00 Expo serigrafie + banchetti
19.30 proiezione documentario "Colpevoli di Palestina"
20.30 – 22.30 cena veg, banchetti e musica
LIVE
22.30 KAT & LAU
TEKNO PARTY
23.30/1.00 Dj Pimpa
1.00/2.30 kandeesha_
2.30/chiusura 0203 _outlaws.crew_
Contributo partecipativo benefit Palestina:
dalle 19: offerta libera e consapevole
dalle 22.30: 7 euro
no tessere / no pos / solo cash
Il documentario "Colpevoli di Palestina", realizzato dal comitato Free Anan, racconta la vicenda giudiziaria di Anan Yaeesh, combattente della Seconda Intifada, incarcerato dal 27 gennaio 2024 dallo Stato italiano che lo sta processando, insieme a Ali Irar e Mansour Doghmosh, per aver preso parte alla Resistenza palestinese.
Kat & Lau sono Katarina dei So Beast e Laura Agnusdei, voce, sampler, sax e elettronica. Il live, più che dialogo fra le due, è un confronto sonoro delicato e crudo sull'orlo dell'apocalisse. Alla base improvvisazione, emozioni senza filtro spezzate dalle parole, canti freestyle e beats.
From the river to the sea, Palestine will be free!
#freepalestine #stopoccupation #stopgenocide
Questa seratà è in collaborazione con Ateliersì