Carceri italiane, una situazione non più tollerabile - DINAMOpress

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di operatori e operatrici del settore detentivo sulla drammatica situazione degli istituti di pena italiani, ormai incompatibile con il dettato costituzionale

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Il dossier sulle carceri dell'Emilia-Romagna: sovraffollamento, strutture fatiscenti e il dramma dei decessi

La fotografia scattata dall'associazione Antigone sulla base delle visite effettuate nel corso del 2024: presenze al 128% contro il 120% nazionale, ma questo è solo uno dei fattori che portano alla situazione di "estrema afflizione e sofferenza" prodotta dalla detenzione. E desta "forte preoccupazio

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Nel Cpr di Palazzo San Gervasio si continua a soffrire. Nonostante gli esposti in Procura

A inizio febbraio due "trattenuti" nella remota struttura in provincia di Potenza hanno tentato di suicidarsi. Le condizioni di vita restano disumane mentre proseguono le segnalazioni all'autorità giudiziaria. Il Garante nazionale dei detenuti ha visitato il centro ed è iniziato il processo a carico di 27 imputati per la gestione fino al 2022. "Il copione si ripete uguale a prima", denuncia l'avvocato Arturo Raffaele Covella

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Suicidi e morti in carcere: "Segno manifesto del degrado inaccettabile del sistema"

L'associazione Antigone Emilia-Romagna parla di vera e propria "emergenza" dopo i cinque casi registrati in pochi giorni negli istituti della regione e fa il punto in particolare su quello di Modena, visitato a dicembre.

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Tre morti in quattro giorni nelle carceri dell'Emilia-Romagna

Ieri un detenuto ha perso la vita alla Dozza di Bologna. Il 31 dicembre si era verificato un decesso a Modena, il giorno precedente era accaduto a Piacenza. E solo una quindicina di giorni prima, sempre a Modena, una persona è finita in coma irreversibile dopo aver tentato il suicidio.

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"Vuoti a prendere". Se cala l'affidamento in comunità per i detenuti tossicodipendenti

Nonostante la situazione di emergenza in cui versano le carceri italiane dovuta a un tasso di sovraffollamento medio del 120%, solo il 7% dei detenuti con problematiche legate all’uso di sostanze è inserito in comunità terapeutiche. Eppure, le alternative all’ingresso negli istituti penitenziari esistono, denuncia il Cnca, che richiama l'attenzione sulla creazione da parte del governo di comunità private "chiuse"

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