ancora oggi (a roma) e domani (a napoli): michael hardt in italia per “i settanta sovversivi” (deriveapprodi)

Roma, 7 ottobre, ore 18, Esc atelier autogestito, via dei Volsci 159 –
Hardt discute il libro con Chiara Giorgi e Roberto Ciccarelli

#ChiaraGiorgi #DeriveApprodi #Esc #EscAtelierAutogestito #MichaelHardt #RobertoCiccarelli

michael hardt in italia per “i settanta sovversivi” (deriveapprodi)

Roma, 7 ottobre, ore 18, Esc atelier autogestito, via dei Volsci 159 –
Hardt discute il libro con Chiara Giorgi e Roberto Ciccarelli

#ChiaraGiorgi #DeriveApprodi #Esc #EscAtelierAutogestito #MichaelHardt #RobertoCiccarelli

I Settanta sovversivi -Un libro di Michael Hardt

Libreria Modo Infoshop, lunedì 6 ottobre alle ore 18:30 CEST

Chiara Luce Breccia (dottoranda Unibo) e Anna Curcio (redazione di DeriveApprodi) ne parlano con l'autore.

I Settanta sovversivi. La globalizzazione delle lotte
(DeriveApprodi, 2025)
Gli anni Settanta sono stati un decennio di sovversione e di sovversivi. Politici e generali, intellettuali conservatori e servizi segreti, giudici e poliziotti vedevano sovversivi ovunque: nelle fabbriche e nelle scuole, tra i militanti neri e nei movimenti femministi, tra gli attivisti antinucleari e per la liberazione omosessuale. Se l’etichetta di sovversivo ha «giustificato» le forme più brutali di repressione, è venuto il momento di riscattarla: sì, sostiene Michael Hardt, gli anni Settanta sono stati sovversivi, perché in tutto il mondo moltitudini sociali e rivoluzionarie hanno scosso le fondamenta della società in cui viviamo e l’hanno trasformata. Proprio assumendo il punto di vista di queste moltitudini, è possibile comprendere la straordinaria rilevanza di quel decennio non per averne nostalgia ma, al contrario, per farlo dialogare con il presente. Dall’Africa al Nord America, dall’Asia all’Europa e all’America Latina, Hardt ci accompagna attraverso un giro del mondo fatto di movimenti e insorgenze: un libro unico, perché ci porta fuori dalla provincia italiana e finalmente affronta gli anni Settanta sul piano globale.

Michael Hardt docente della Duke University, è tra i più importanti intellettuali critici contemporanei. È conosciuto in tutto il mondo in particolare per i volumi scritti con Toni Negri, tra cui Impero (2000), Moltitudine (2004), Comune (2009), Assemblea (2017). Con DeriveApprodi ha pubblicato Gilles Deleuze. Un apprendistato in filosofia (2016).

https://balotta.org/event/i-settanta-sovversivi-un-libro-di-michael-hardt

su autoproduzione e autogestione nei centri sociali negli anni ottanta e novanta (1995)

“Su ahida online, la rielaborazione di un testo scritto a seguito di un convegno sul tema dell’autogestione e dell’autoproduzione organizzato presso il Forte Prenestino all’inizio del 1995. Nonostante i trent’anni trascorsi credo che i suoi contenuti abbiano ancora una qualche attualità.
In contemporanea alla diffusione di quel testo la rivista ‘DeriveApprodi’ realizzò un numero speciale dedicato ai Centri sociali in quel periodo in rilevante espansione. Il suo coordinamento editoriale vedeva la presenza oltre che di Sergio Bianchi e Mauro Trotta anche quella di Marco Philopat. Per l’occasione la grafica della rivista Andrea Wöhr realizzò un progetto speciale che non venne ripreso nei numeri successivi. La tiratura in mille copie andò presto esaurita e quel numero non fu più ristampato.
Si tratta quindi, a suo modo, di una piccola rarità ora scaricabile e consultabile nel PDF a piede di pagina” (Sergio Bianchi)

https://www.ahidaonline.com/post/archivisuautoproduzioneeautogestioneneicentrisocialineglianniottantaenovanta

#ahida #ahidaonline

#ahida #ahidaOnline #ahidaonline #centriSociali #cs #cso #csoa #DeriveApprodi #FortePrenestino #MarcoPhilopat #MauroTrotta #pdf #rivistaAndreaWöhr #SergioBianchi

Margherita e Dolcino: ribellarsi non è mai inutile

di Luca Cangianti Fabrizio Bozzetti, Margherita dei ribelli. Sorella, eretica, rivoluzionaria, DeriveApprodi, 2025, pp. 416, [...]

Carmilla on line
Un lessico politico per mettere in discussione le fondamenta di cui la guerra si nutre

“Nella Terza guerra mondiale”, curato da ∫connessioni precarie e pubblicato da DeriveApprodi, sviscera il legame tra militarismo e capitale, aiutando a costruire un nuovo paradigma per le mobilitazioni. Un testo che spinge allo stesso tempo a uno sforzo di realismo e a uno di immaginazione perché la politica di pace possa essere il primo passo per una trasformazione del mondo

Altreconomia
E’ uno sporco lavoro / 2: assassinare i brigatisti non è reato

di Sandro Moiso Andrea Casazza, Gli imprendibili. Storia della colonna simbolo delle Brigate Rosse (nuova [...]

Carmilla on line
Giorgio S. Frankel “L’Iran e la bomba” | Prefazione - di Andrea Fumagalli - Effimera

Effimera pubblica la prefazione di Andrea Fumagalli al libro L’Iran e la bomba di Giorgio S. Frankel, DeriveApprodi editore. Si tratta della II edizione di […]

Effimera
Distruggi il male

di Luca Cangianti [In Val di Susa, tra notav, militari impazziti, elicotteri da guerra e [...]

Carmilla on line