oggi, 28 ottobre, a roma, fondazione baruchello: convegno su “luoghi, oggetti, arredi e case d’autore” (archivi degli artisti e degli scrittori)

Domani, 28 ottobre, presso la Fondazione Baruchello  si svolge il Convegno Luoghi, oggetti, arredi e case d’autore. Il contesto degli archivi degli artisti e degli scrittori.

Saranno trattati argomenti  intimamente connessi alla storia degli archivi e a quella della  creazione letteraria ed artistica.

Qui una breve spiegazione del progetto:

Gli archivi privati degli artisti e degli scrittori conservano materiale documentario di grande interesse per lo studio delle fonti della cultura e della storia della seconda metà del Novecento e per ritessere la fitta trama dei rapporti amicali, intellettuali, sociali e letterari che ha attraversato la ricca e densa sostanza della cultura novecentesca.

I fondi fotografici presenti all’interno degli archivi, il cosiddetto materiale minore, agende, agendine, appunti, quaderni, calendari, gli oggetti e degli arredi delle dimore e delle case d’autore, i luoghi da loro frequentati e amati sono ancora territori inesplorati che molto possono svelare sulla complessità e le radici delle opere e per la ricostruzione del contesto e di una mappa geo-culturale e storica che può illuminare il percorso, anche biografico, della creazione.I

Il Convegno tratterà queste aree tematiche all’apparenza marginali ma pienamente significative e fondamentali per la ricostruzione, la visibilità e la valorizzazione delle fonti storiche.”

Si prega di confermare la presenza scrivendo a
muraca.marcelladalila [at] gmail.com
e a info [at] fondazionebaruchello.com

PROGRAMMA

Modera Barbara Mancini
Ore 10:30 – 13:30

INTRODUZIONE
Carla Subrizi, Cetta Petrollo Pagliarani

SESSIONE I. Le case e le stanze d’autore: artisti, poeti, scrittori

Caterina Borelli
Case, oggetti e arredi: autobiografie o archivi? Luoghi pubblici o privati?

Eleonora Cardinale
Ricostruire le stanze degli scrittori: Spazi900 della Biblioteca nazionale centrale di Roma

Monica Fabbri
L’Archivio Giovannino Guareschi a Roncole Verdi

SESSIONE II. I dialoghi amicali, le dediche negli epistolari e nei libri

Federico Milone
Scaffali privati e scaffali digitali: il caso della biblioteca di Alfredo Giuliani

Barbara Mancini
A Elio, maestro d’arte e di vita”: le dediche nei libri della Biblioteca Pagliarani

Francesco Pascali
«Gli anni ‘80 sono nostri», Giuseppe Bertolucci e Marco Tullio Giordana, carte da
un’amicizia

Ore 15:30 -19:00
SESSIONE III. Gli incontri: agende agendine quaderni e calendari

Antonio D’Ambrosio
Attraversare l’Europa dagli avantesti del Fondo Claudio Magris

Sara Gregori
Ada Negri nell’Archivio del Novecento

Chiara Portesine
Archiviare la Neoavanguardia: lo sperimentalismo tra anarchia e documento

Mauro Distefano
Appunti, quaderni e ritagli: il laboratorio nascosto di Federico De Roberto

SESSIONE IV. Gli arredi, gli oggetti

Giuseppe Garrera
Immagini devozionali. Le Gioconde di Luca Maria Patella.Alcune considerazioni sulle Gioconde di Leonardo disseminate sulle pareti e nei cassetti della casa di Luca Maria Patella

Arianna Saggio
Speranzella di Bernari attraverso la fotografia: tra documento e finzione

SESSIONE V. I Luoghi

Ilaria Serra
La casa e il bosco di Mario Rigoni Stern

Silvia Moretti
Memorie e rappresentazioni della casa di via dei giornalisti di Gianni Toti

Convegno a cura di
Cetta Petrollo Pagliarani – Associazione Letteraria Elio Pagliarani
Coordinamento
Marcella Muraca
Moderatrice
Barbara Mancini

 

#AdaNegri #agende #agendine #anarchia #AntonioDAmbrosio #appunti #archivi #archivio #archivioDelNovecento #AriannaSaggio #arredi #artisti #AssociazioneLetterariaElioPagliarani #AssociazionePagliarani #calendari #case #caseDAutore #CettaPetrollo #CettaPetrolloPagliarani #CettaPetrolloPagliaraniAssociazioneLetterariaElioPagliarani #ChiaraPortesine #ClaudioMagris #documenti #documento #ElioPagliarani #FedericoDeRoberto #FondoClaudioMagris #GiuseppeBertolucci #GiuseppeGarrera #Gruppo63 #laboratorio #LucaMariaPatella #luoghiOggettiArredi #MarcoTullioGiordana #materialeMinore #MauroDistefano #neoavanguardia #oggetti #oggettiMinori #quaderni #SaraGregori #scrittori #sperimentalismo

28 ottobre, roma, fondazione baruchello: convegno su “luoghi, oggetti, arredi e case d’autore” (archivi degli artisti e degli scrittori)

Domani, 28 ottobre, presso la Fondazione Baruchello  si svolge il Convegno Luoghi, oggetti, arredi e case d’autore. Il contesto degli archivi degli artisti e degli scrittori.

Saranno trattati argomenti  intimamente connessi alla storia degli archivi e a quella della  creazione letteraria ed artistica.

Qui una breve spiegazione del progetto:

Gli archivi privati degli artisti e degli scrittori conservano materiale documentario di grande interesse per lo studio delle fonti della cultura e della storia della seconda metà del Novecento e per ritessere la fitta trama dei rapporti amicali, intellettuali, sociali e letterari che ha attraversato la ricca e densa sostanza della cultura novecentesca.

I fondi fotografici presenti all’interno degli archivi, il cosiddetto materiale minore, agende, agendine, appunti, quaderni, calendari, gli oggetti e degli arredi delle dimore e delle case d’autore, i luoghi da loro frequentati e amati sono ancora territori inesplorati che molto possono svelare sulla complessità e le radici delle opere e per la ricostruzione del contesto e di una mappa geo-culturale e storica che può illuminare il percorso, anche biografico, della creazione.I

Il Convegno tratterà queste aree tematiche all’apparenza marginali ma pienamente significative e fondamentali per la ricostruzione, la visibilità e la valorizzazione delle fonti storiche.”

Si prega di confermare la presenza scrivendo a
muraca.marcelladalila [at] gmail.com
e a info [at] fondazionebaruchello.com

PROGRAMMA

Modera Barbara Mancini
Ore 10:30 – 13:30

INTRODUZIONE
Carla Subrizi, Cetta Petrollo Pagliarani

SESSIONE I. Le case e le stanze d’autore: artisti, poeti, scrittori

Caterina Borelli
Case, oggetti e arredi: autobiografie o archivi? Luoghi pubblici o privati?

Eleonora Cardinale
Ricostruire le stanze degli scrittori: Spazi900 della Biblioteca nazionale centrale di Roma

Monica Fabbri
L’Archivio Giovannino Guareschi a Roncole Verdi

SESSIONE II. I dialoghi amicali, le dediche negli epistolari e nei libri

Federico Milone
Scaffali privati e scaffali digitali: il caso della biblioteca di Alfredo Giuliani

Barbara Mancini
A Elio, maestro d’arte e di vita”: le dediche nei libri della Biblioteca Pagliarani

Francesco Pascali
«Gli anni ‘80 sono nostri», Giuseppe Bertolucci e Marco Tullio Giordana, carte da
un’amicizia

Ore 15:30 -19:00
SESSIONE III. Gli incontri: agende agendine quaderni e calendari

Antonio D’Ambrosio
Attraversare l’Europa dagli avantesti del Fondo Claudio Magris

Sara Gregori
Ada Negri nell’Archivio del Novecento

Chiara Portesine
Archiviare la Neoavanguardia: lo sperimentalismo tra anarchia e documento

Mauro Distefano
Appunti, quaderni e ritagli: il laboratorio nascosto di Federico De Roberto

SESSIONE IV. Gli arredi, gli oggetti

Giuseppe Garrera
Immagini devozionali. Le Gioconde di Luca Maria Patella.Alcune considerazioni sulle Gioconde di Leonardo disseminate sulle pareti e nei cassetti della casa di Luca Maria Patella

Arianna Saggio
Speranzella di Bernari attraverso la fotografia: tra documento e finzione

SESSIONE V. I Luoghi

Ilaria Serra
La casa e il bosco di Mario Rigoni Stern

Silvia Moretti
Memorie e rappresentazioni della casa di via dei giornalisti di Gianni Toti

Convegno a cura di
Cetta Petrollo Pagliarani – Associazione Letteraria Elio Pagliarani
Coordinamento
Marcella Muraca
Moderatrice
Barbara Mancini

 

#AdaNegri #agende #agendine #anarchia #AntonioDAmbrosio #appunti #archivi #archivio #archivioDelNovecento #AriannaSaggio #arredi #artisti #AssociazioneLetterariaElioPagliarani #AssociazionePagliarani #calendari #case #caseDAutore #CettaPetrollo #CettaPetrolloPagliarani #CettaPetrolloPagliaraniAssociazioneLetterariaElioPagliarani #ChiaraPortesine #ClaudioMagris #documenti #documento #ElioPagliarani #FedericoDeRoberto #FondoClaudioMagris #GiuseppeBertolucci #GiuseppeGarrera #Gruppo63 #laboratorio #LucaMariaPatella #luoghiOggettiArredi #MarcoTullioGiordana #materialeMinore #MauroDistefano #neoavanguardia #oggetti #oggettiMinori #quaderni #SaraGregori #scrittori #sperimentalismo

oggi, 19 settembre, a milano: “le gioconde di patella”, incontro con giuseppe garrera al ferrobedò

Gioconda con la mosca al naso (particolare) 1985 Museo Ideale Leonardo da Vinci, Vinci (FI)

Oggi, venerdì 19 settembre 2025, alle ore 18:30
@ Ferrobedò / via Moscova 40,  Milano

Le Gioconde di Patella

a cura di Giuseppe Garrera

In mostra, a Ferrobedò, le innumerevoli Gioconde (santini, cartoline, souvenir, locandine, ritagli da giornali) rinvenute dappertutto sulle pareti e nel riordinare i cassetti di quella che fu l’ultima abitazione di Luca Maria Patella a via Reggio Emilia a Roma. Attestazioni di una magnifica ossessione e di un culto privato, ma anche indagine ininterrotta di Patella sulle ragioni, le ragioni d’ombra, di tale fissazione.

Le tante Gioconde di Patella sono infatti capitoli e pezzi di un puzzle disperso per la decriptazione di una presenza e di un sogno. Accanto alle operazioni artistiche ufficiali di Patella sulla Gioconda (Gioconda con la mosca sul naso o Gioconda in fronte), e alla partecipazione ad importanti esposizioni sul tema (ricorderei qui almeno la grande mostra giapponese itinerante del 2000 Les 100 sourires de monna Lisa a cura di Jean-Michel Ribettes con tappe a Tokio, Shizuoka e Hiroshima) a illuminare l’oscurità ci sono anche queste intimità personali e apotropaiche. Intanto si parte sempre da Duchamp e sempre si torna a Duchamp. C’è, ad esempio, un ritaglio dell’orinatoio – Fontana – di Duchamp che Patella conservava gelosamente nel cassetto del suo comodino: scontornato, ridotto a sagoma, sovrapposto alla Gioconda, l’orinatoio rivela, in maniera fulminante, essere l’ombra della Gioconda. È solo l’inizio di un viaggio che ci porterà alla scoperta di Gioconde purgative e per la diarrea, di Gioconde con la mosca al naso, o sedute su sedie “comode” per defecare, o per minzioni attese dai suoi ammiratori a bocca aperta; o ancora Gioconde scomparse (le immaginette devozionali, le riproduzioni kitsch sono in realtà sempre segnali di tale terrore), fuggite di casa, perché “siamo stati cattivi”; o ancora, sorridenti dopo essersi arrabbiate o che ritornano a sorriderci ma con pizzo e baffi in faccia o ammiccanti e che si denudano il petto davanti a noi.

La collezione di Gioconde di Patella si rivela una delle ricerche, e uno dei repertori di conforto, più perturbanti e intimi intorno ad un’immagine e all’inseguimento di una apparizione.

#art #arte #cartoline #conferenza #Duchamp #Ferrobedò #Garrera #Gioconda #gioconde #GiuseppeGarrera #JeanMichelRibettes #locandine #LucaMariaPatella #Patella #ritagli #santini #souvenir

19 settembre, milano: “le gioconde di patella”, incontro con giuseppe garrera al ferrobedò

Gioconda con la mosca al naso (particolare) 1985 Museo Ideale Leonardo da Vinci, Vinci (FI)

Venerdì 19 settembre 2025, alle ore 18:30
@ Ferrobedò / via Moscova 40,  Milano

Le Gioconde di Patella

a cura di Giuseppe Garrera

In mostra, a Ferrobedò, le innumerevoli Gioconde (santini, cartoline, souvenir, locandine, ritagli da giornali) rinvenute dappertutto sulle pareti e nel riordinare i cassetti di quella che fu l’ultima abitazione di Luca Maria Patella a via Reggio Emilia a Roma. Attestazioni di una magnifica ossessione e di un culto privato, ma anche indagine ininterrotta di Patella sulle ragioni, le ragioni d’ombra, di tale fissazione.

Le tante Gioconde di Patella sono infatti capitoli e pezzi di un puzzle disperso per la decriptazione di una presenza e di un sogno. Accanto alle operazioni artistiche ufficiali di Patella sulla Gioconda (Gioconda con la mosca sul naso o Gioconda in fronte), e alla partecipazione ad importanti esposizioni sul tema (ricorderei qui almeno la grande mostra giapponese itinerante del 2000 Les 100 sourires de monna Lisa a cura di Jean-Michel Ribettes con tappe a Tokio, Shizuoka e Hiroshima) a illuminare l’oscurità ci sono anche queste intimità personali e apotropaiche. Intanto si parte sempre da Duchamp e sempre si torna a Duchamp. C’è, ad esempio, un ritaglio dell’orinatoio – Fontana – di Duchamp che Patella conservava gelosamente nel cassetto del suo comodino: scontornato, ridotto a sagoma, sovrapposto alla Gioconda, l’orinatoio rivela, in maniera fulminante, essere l’ombra della Gioconda. È solo l’inizio di un viaggio che ci porterà alla scoperta di Gioconde purgative e per la diarrea, di Gioconde con la mosca al naso, o sedute su sedie “comode” per defecare, o per minzioni attese dai suoi ammiratori a bocca aperta; o ancora Gioconde scomparse (le immaginette devozionali, le riproduzioni kitsch sono in realtà sempre segnali di tale terrore), fuggite di casa, perché “siamo stati cattivi”; o ancora, sorridenti dopo essersi arrabbiate o che ritornano a sorriderci ma con pizzo e baffi in faccia o ammiccanti e che si denudano il petto davanti a noi.

La collezione di Gioconde di Patella si rivela una delle ricerche, e uno dei repertori di conforto, più perturbanti e intimi intorno ad un’immagine e all’inseguimento di una apparizione.

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“originali”: il catalogo della mostra alla bncf, “i manoscritti dei poeti di oggi”

ORIGINALI
«I manoscritti dei poeti d’oggi » e le poetiche verbo-visuali in Italia.
a cura di Giovanna Lambroni e David Speranzi
Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, fino al 31 luglio.
Opere di Vincenzo Accame, Paolo Albani, Ignazio Apolloni, Davide Argnani, Mirella Bentivoglio, Franco Beltrametti, Tomaso Binga, Ugo Carrega, Luciano Caruso, Luciano Cattania, Franco Cavallo, Carlo Marcello Conti, Corrado Costa, Gio Ferri, Giovanni Fontana, Massimo Grillandi, Marcello Landi, Arrigo Lora Totino, Nino Majellaro, Lucia Marcucci, Eugenio Miccini, Giulia Niccolai, Luciano Ori, Luca Maria Patella, Giancarlo Pavanello, Michele Perfetti, Lamberto Pignotti, Antonio Porta, Giovanni R. Ricci, Antonio Russo, Roberto Sanesi, Sarenco, Carlo Alberto Sitta, Adriano Spatola, Gianni Toti, Franco Verdi, William Xerra, Simona Weller

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immagini e linguaggi della psiche attraverso l’opera di luca maria patella

Partecipano: Giuseppe Garrera (24 ore Business School Roma), Silvia Vizzardelli (Università della Calabria – Uni Verona), Gerardo Botta Moderatore: Gerardo Botta

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Biglietti da visita

IN CC - in conversazione con Giuseppe Garrera · Episode

Spotify
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luca patella a verona, dalla collezione garrera (e un saggio su ‘doppiozero’)

Ricchissimo saggio di Giuseppe Garrera su Luca Patella, in doppiozero, per la Mostra Luca Maria Patella. Animare al complesso di Santa Marta e Esposizione dei “Quaderni dei sogni” alla Biblioteca A…

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luca patella a verona, dalla collezione garrera (e un saggio su ‘doppiozero’)

Ricchissimo saggio di Giuseppe Garrera su Luca Patella, in doppiozero, per la Mostra Luca Maria Patella. Animare al complesso di Santa Marta e Esposizione dei “Quaderni dei sogni” alla Biblioteca Arturo Frinzi: inaugurazioni 5 e 6 marzo 2025.

In occasione della donazione da parte dello stesso Garrera dei 26 “Quaderni dei sogni” di Patella scritti dal 1982 al 2021, l’Università di Verona, “Contemporanea” e il “Centro studi Tiresia” organizzano una giornata di studi dedicata all’artista il 6 marzo dalle 9 alle 18 al Polo Santa Marta (Verona).

https://www.doppiozero.com/sconfinato-patella

*

…e …

un Luca Patella (anche) asemico?

《[…] hin, ticche, torsc, lorgn, brefelin, bredelac, frr, bu, tracc trac trr on ouououououon goth magoth […]

《[…] Tutta la storia scrittoria di Patella va compresa alla luce di un po’ di giochi di parole e a fare tante parole per non dire niente (cosa fondamentale), e dunque all’essersi consacrato religiosamente alla linguistica. Altra cosa importante: sapere che qualcosa da non fare c’è sempre; si trova sempre il modo di non occuparsi di niente […]》

(G.G.)

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Sconfinato Patella | Giuseppe Garrera

Il caso di Luca Maria Patella è esemplare: la morte dell’autore libera l’opera dalle smanie, dalle fissazioni, dalle nevrosi, dal carattere, dai lamenti e rancori e accidenti e lagne dell’autore; l’allontanamento dell’autore “affranca” l’opera, che può finalmente  respirare e mostrarsi sempre più per quello che è, alleggerita, fuori dal soffocamento del suo autore, ossessionato tra l’altro, come ogni artista, dalla carriera dei colleghi, dall’ingiustizia dei poteri, dalla disattenzione delle istituzioni, dall’empietà del mondo, dalla sfortuna e dall’ingiustizia della sorte ecc.