Gonorrea, alert Oms: "E' sempre più resistente agli antibiotici"

(Adnkronos) – La ‘super gonorrea’ avanza. “Più Paesi riportano un andamento in crescita”. E l’infezione, che si trasmette per via

larampa
@finferlo tra la #prigione_dorata dell'#Iphone e la carne statunitense (ma non solo!) cresciuta a suon di #ormoni ed #antibiotici separata meccanicamente non saprei quale sia peggio!
Antibiotici e caffè: la combinazione che riduce l’efficacia contro l’E. Coli
@scienza
https://focustech.it/scienza/antibiotici-e-caffe-la-combinazione-che-riduce-lefficacia-contro-le-coli/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=antibiotici-e-caffe-la-combinazione-che-riduce-lefficacia-contro-le-coli

#News #Scienza #Antibiotici #Caff #Ecoli #scienza
Bere un caffè mentre si assume un antibiotico potrebbe non essere una buona idea. Un recente studio scientifico ha infatti messo
Antibiotici e caffè: la combinazione che riduce l’efficacia contro l’E. Coli

Uno studio rivela che assumere antibiotici insieme al caffè può ridurre la loro efficacia contro il batterio E. Coli. Ecco perché avviene e quali precauzioni adottare.

Focustech

Antibiotico-resistenza.

Ho scritto spesso dell’abuso di antibiotici:

Capite bene che a leggere articoli come «Antibiotico resistenza: se non abbassiamo i consumi non ci resta che sperare nell’IA» prima mi vien da dire “ecco, io lo dicevo più di dieci anni fa!” poi lo leggi, vedi i grafici e insomma, ti agiti un momentino.

Antibiotico resistenza: se non abbassiamo i consumi non ci resta che sperare nell’IA

L’antibiotico resistenza sarà un serio problema per i decenni a venire. Non a caso uno dei tre ambiti sui quali è stato testato Co-Scientist di Google è proprio la resistenza dei batteri ai farmaci attualmente a disposizione. Le mutazioni dei patogeni in conseguenza di un contatto massiccio con i farmaci avvengono molto più velocemente rispetto ai tempi di cui abbisogna la ricerca per produrre nuovi antibiotici. Ne consegue che dobbiamo trovare il modo di accelerare la ricerca – ed è la prospettiva dell’IA applicata a questo campo – ma al tempo stesso ridurre la nostra esposizione agli antibiotici. Fra le due forse la seconda è la sfida più difficile, perché la verità è che anno dopo anno il consumo di antibiotici aumenta notevolmente. Fra il 2022 e il 2023 la crescita in Italia è stata del 5,4%. Siamo dunque ancora lontani dall’obiettivo del Piano Nazionale di Contrasto dell’Antimicrobico Resistenza (PNCAR) 2022-2025 che era quello di ridurre del 10% il consumo di antibiotici sistemici entro il 2025.

Sono i dati del Rapporto annuale “L’uso degli antibiotici in Italia – 2023”, pubblicato a marzo dall’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali (OsMed) dell’Agenzia Italiana del Farmaco (e da cui sono presi i grafici in apertura – pag. 52 e segg.). Per la prima volta, il rapporto OsMed ha analizzato anche l’impiego di antibiotici in ambito veterinario. Nel 2023, il consumo totale è stato di 1248,5 tonnellate, di cui 651,2 in ambito animale e 597,3 in ambito umano.

La metà dei bambini ha assunto antibiotici nell’ultimo anno

L’Italia si conferma tra i Paesi europei con il maggior ricorso a molecole ad ampio spettro, considerate di seconda linea e con un impatto significativo sulle resistenze antibiotiche, con consumi più elevati al Sud rispetto al Centro e al Nord.

Quasi la metà dei bambini sotto i 13 anni ha ricevuto almeno una prescrizione nel corso del 2023, e anche questo è un dato in crescita rispetto al 2022. Lo stesso vale per gli over 65 che ha assunto antibiotici almeno una volta nell’anno. Un altro dato allarmante riguarda la distribuzione delle prescrizioni secondo la classificazione AWaRe dell’OMS: solo il 54,4% degli antibiotici prescritti in Italia appartiene al gruppo Access, ovvero quelli di prima scelta raccomandati dall’OMS, un dato inferiore al target del 60% e lontano dall’obiettivo UE del 65% entro il 2030.
D’altro canto è difficile pensare che il bisogno di antibiotici cali in un mondo che invecchia.

+1,3% di antibiotici negli ospedali

I dati mostrano che tra il 2020 e il 2021, durante la pandemia da COVID-19, il consumo di antibiotici è diminuito, con una conseguente temporanea riduzione delle resistenze, in particolare per Escherichia coli. Tuttavia, nei due anni successivi, si è registrato un nuovo aumento del consumo di antibiotici, accompagnato da una ripresa delle resistenze.
L’utilizzo di antibiotici in ospedale è un altro punto critico: nel 2023 il consumo è aumentato dell’1,3% e un ritorno ai livelli pre-pandemia. In particolare, il consumo di antibiotici per infezioni da microrganismi multiresistenti è quasi raddoppiato dal 2016, passando da 12,7 a 24,4 dosi giornaliere.

Perché certi antibiotici non sono sufficienti

Nel 90% dei casi, il consumo di antibiotici a carico del Servizio Sanitario Nazionale avviene attraverso prescrizioni del Medico di Medicina Generale o del Pediatra di Libera Scelta. Le penicilline associate agli inibitori delle beta-lattamasi restano la classe più prescritta (ben il 40% del totale), seguite da macrolidi, cefalosporine di terza generazione e fluorochinoloni.
Per chi fosse poco esperto di classi di farmaci, ogni generazione di antibiotici ha caratteristiche specifiche in termini di spettro d’azione (cioè quali batteri sono più sensibili) e resistenza alle beta-lattamasi (enzimi prodotti dai batteri per resistere agli antibiotici). Per esempio gli antibiotici detti di prima generazione, come Cefazolina e Cefalexina sono efficaci soprattutto contro batteri Gram-positivi (streptococchi, stafilococchi sensibili alla meticillina), e vengono usati per infezioni della pelle, delle ossa, delle vie urinarie, profilassi chirurgica, ma sono meno efficaci contro i batteri Gram-negativi resistenti. Quelli di quarta generazione come le Cefepime combinano l’ampia attività contro i Gram-negativi della terza generazione con una maggiore efficacia sui Gram-positivi (compresi alcuni stafilococchi resistenti) e per questo sono usati contro le infezioni nosocomiali gravi, quelle da batteri multi-resistenti, incluse le polmoniti ospedaliere. Gli antibiotici di quinta generazione sono simili a quelli della quarta generazione ma con un’importante aggiunta: attività contro lo Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (MRSA).
Gli antibiotici di quarta e quinta generazione sono tra le ultime risorse disponibili per trattare infezioni gravi e resistenti. Il loro uso eccessivo favorisce la selezione di ceppi batterici resistenti, riducendo nel tempo l’efficacia di questi farmaci.

Quali sono i patogeni più pericolosi

L’analisi dei dati regionali del 2023 conferma una correlazione positiva e statisticamente significativa tra l’aumento dell’uso di antibiotici e l’incremento delle resistenze per tutte le combinazioni studiate. Le combinazioni più pericolose fra patogeno e farmaco rispetto alla resistenza sono: l’escherichia coli resistente alle cefalosporine di terza generazione e ai fluorochinoloni, la Klebsiella pneumoniae resistente alle cefalosporine di terza generazione e ai fluorochinoloni, e lo Streptococcus pneumoniae resistente ai macrolidi.

Come si misura una correlazione statistica?
Questo paragrafo lo mettiamo alla fine per quelli che vogliono capire fino in fondo come vengono misurate queste correlazioni fra resistenza e farmaco. I due indicatori sono il consumo di antibiotici (facile da misurare per AIFA), e la prevalenza di resistenza batterica, che viene misurata attraverso studi microbiologici e epidemiologici che valutano la percentuale di ceppi batterici resistenti a un determinato antibiotico rispetto al totale dei ceppi isolati.
I valori di R di Pearson rappresentano una misura statistica che indica il grado di relazione tra due variabili quantitative. R varia tra -1 e +1, dove +1 indica una correlazione perfetta positiva (quando una variabile aumenta, anche l’altra aumenta in modo proporzionale), 0 indica assenza di correlazione (non c’è una relazione significativa tra le due variabili), e -1 indica una correlazione perfetta negativa (quando una variabile aumenta, l’altra diminuisce proporzionalmente).
Nel contesto dell’uso degli antibiotici e della resistenza batterica, un R compreso tra 0,73 e 0,85 – emerso dal rapporto di AIFA – indica una correlazione positiva forte: all’aumentare del consumo di antibiotici, cresce anche la resistenza batterica.

Per approfondire. 

Antibiotico resistenza: due buone notizie, una cattiva e un falso mito

Antibiotici negli animali, crollo (in media) negli ultimi cinque anni

Escherichia coli e farmacoresistenza: ecco cosa dobbiamo sapere

Troppi farmaci ai bambini: ecco dove stare più attenti

#antibiotici

Smettere prima che siano inutili

Due collegamenti veloci veloci da cui pare che anche la Germania si sia svegliata: bene! Resistenza agli antibiotici, Fao: una sfida internazionale per uomini, animali e agricoltura

Buseca ن!

Antibiotico-resistenza, #Italia sul podio in Europa per #infezioni mortali

In fondo alla classifica anche per uso di #antibiotici (44,7% dei degenti vs media europea 33,7%)

#Medicina #Farmaci #Salute #Sanita #MedMastodon #Cure
https://www.adnkronos.com/cronaca/antibiotico-resistenza-italia-morti-news_7jjk2jnIXR3beZEBq6AUNb

Antibiotico-resistenza, Italia sul podio in Europa per infezioni mortali: i dati

Il rapporto di sorveglianza dell'Ecdc

Adnkronos

#epidemiologia #salute

In Europa ogni anno si verificano più di 670 mila infezioni da batteri resistenti agli #antibiotici, che causano oltre 35 mila decessi.
Un terzo di questi - circa 12 mila - si verifica in Italia. Anche quest'anno il Italia
Fonte: ultimo rapporto di #Ecdc.

Se il trend non sarà interrotto, nel 2050 l'antibiotico-resistenza sarà la prima causa di morte in Italia superando le malattie cardiovascolari e i tumori.

https://www.ansa.it/canale_saluteebenessere/notizie/medicina/2024/11/18/antibioticoresistenza-litalia-prima-in-ue12mila-morti-anno_c5b8631c-9005-442d-bb2b-016d9bd91e62.html

Antibioticoresistenza, l'Italia prima in Ue,12mila morti anno - Medicina - Ansa.it

In Europa ogni anno si verificano più di 670 mila infezioni da batteri resistenti agli antibiotici, che causano oltre 35 mila decessi. Un terzo di questi - circa 12 mila - si verifica in Italia. (ANSA)

Agenzia ANSA

Il #18Novembre ricorre la giornata europea degli #antibiotici e inizia la settimana mondiale sull’uso consapevole degli #antimicrobici. Tema di grande interesse e di urgente bisogno di risoluzione al quale la rivista #RDVL dedica uno studio. L’articolo, #OpenAccess, indaga sulle misure preventive da intraprendere contro il fenomeno dei #microrganismi provenienti da fonti #antropogeniche e da #allevamenti di tipo intensivo e sulla loro #resistenza agli antibiotici ⬇️

https://riviste.unimi.it/index.php/RDLV/issue/view/2008

V. 20 N. 2 (2021): FARMACI ANTIMICROBICI: ASPETTI CHIMICI, RESISTENZA, MONITORAGGIO E RICADUTE AMBIENTALI | Rassegna di Diritto, Legislazione e Medicina Legale Veterinaria

Superbatteri urbani: ceppi resistenti ai disinfettanti

I microrganismi urbani sono diventati oggetto di crescente interesse nella ricerca scientifica, in particolare per quanto riguarda la loro resistenza ai disinfettanti e le nuove scoperte che emergono da tali...

Link all'articolo: https://www.digitalmente.cloud/2024/10/22/superbatteri-urbani-resistenti/

#adattamento #antibiotici #batteri #ceppi #disinfettanti #igiene #infezioni #malattie #metabolismo #metropolitani #microrganismi #prevenzione #pubblica #resistenza #salute #urbani #virus

Superbatteri urbani: ceppi resistenti ai disinfettanti - Digitalmente

I microrganismi urbani sono diventati oggetto di crescente interesse nella ricerca scientifica, in particolare per quanto riguarda la loro resistenza ai disinfettanti e le nuove scoperte che emergono da tali studi. Questo articolo si propone di esplorare diversi aspetti legati a questa tematica, tra cui la resistenza microbica nei contesti metropolitani, l'analisi dei campioni e il modo in cui sono stati raccolti, i ceppi microbici inaspettati e le loro capacità metaboliche, le implicazioni per la salute pubblica e gli ambienti ospedalieri, nonché le strategie future per una convivenza sicura con i microbi urbani. Saranno presentate informazioni e scoperte recenti, al fine di fornire una panoramica completa su questo argomento di grande rilevanza.

Digitalmente

Sottomarini microscopici all'assalto delle infezioni resistenti? I neutrofili, trasformati in nanovescicole, diventano armi di precisione contro i batteri. Questa flotta invisibile naviga nel sangue, colpendo dove gli antibiotici falliscono, guarendo ferite croniche e sfidando anche la resistenza agli antibiotici. Dalla natura alla nanotecnologia il futuro della medicina è già qui, grande quanto un globulo bianco.

#Neutrofili #Infezioni #antibiotici #Cura #Ferite

https://www.futuroprossimo.it/2024/07/neutrofili-ingegnerizzati-i-nuovi-mini-sottomarini-per-curare-ferite-infette/

Neutrofili ingegnerizzati: i nuovi "mini sottomarini" per curare ferite infette

Nanovescicole derivate da neutrofili superano gli antibiotici tradizionali. Una soluzione innovativa per le ferite infette.

Futuro Prossimo
La riforma farmaceutica europea è un’occasione persa per il rilancio della ricerca pubblica

La proposta di revisione della legislazione non accoglie l’idea di un'infrastruttura europea pubblica per la ricerca e lo sviluppo di farmaci. Di contro, le aziende farmaceutiche hanno ottenuto tutto, come spiega Massimo Florio del Forum disuguaglianze e diversità. La prosecuzione dei lavori passerà al nuovo Parlamento

Altreconomia