Smilitarizziamo la città!
Oval Lingotto, domenica 2 novembre alle ore 15:30 CET
2 e 4 novembre
Smilitarizziamo la città!
Domenica 2 novembre ore 15,30
punto info antimilitarista all'Oval Lingotto
Via Mattè Trucco 70
Oggi ospita l'arte ma tra un mese ci sarà il mercato delle armi!
Martedì 4 novembre.
Smilitarizziamo la città!
Il 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale, in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per spostare un confine.
In quella guerra a migliaia scelsero di gettare le armi e finirono davanti ai plotoni di esecuzione.
La memoria dei disertori e dei senzapatria di allora vive nella solidarietà concreta con chi oggi diserta le guerre che insanguinano il pianeta.
Le celebrazioni militari del 4 novembre, servono a giustificare enormi spese militari, l’invio delle armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle missioni militari all’estero, in difesa dei propri interessi neocoloniali.
In ogni dove ci sono governi che pretendono che si uccida per spostare un confine, per annientare i “nemici”, altri esseri umani massacrati in nome della patria, della religione, degli interessi di pochi potenti.
In ogni dove c’è chi si oppone, c’è chi diserta le guerre degli Stati, chi straccia le bandiere di ogni nazione, perché sa che solo un’umanità internazionale potrà gettare le fondamenta di quel mondo di libere e liberi ed uguali che ciascuno di noi porta nel proprio cuore.
A due passi dalle nostre case ci sono le fabbriche che costruiscono le armi usate nelle guerre che insanguinano il pianeta.
Torino sta diventando uno dei maggiori centri dell’industria bellica: cacciabombardieri, droni, sistemi di puntamento vengono progettati a costruiti nella nostra città.
Dal 2 al 4 dicembre sbarcheranno a Torino le principali industrie del settore a livello mondiale per la decima edizione dell’Aerospace and defense meetings, mercato internazionale dell’industria aerospaziale di guerra.
Un evento a porte chiuse, riservato agli addetti ai lavori: governi, eserciti, agenzie di contractor che faranno buoni affari. Affari di morte. La scorsa edizione sono stati siglati 9.000 contratti di vendita di congegni micidiali, destinati a tutti i teatri di guerra.
Nelle scuole bambine, bambini, ragazze e ragazzi, vengono sottoposti ad una martellante campagna di arruolamento, ad una sempre più marcata propaganda nazionalista.
Nelle strade della nostra città militari armati di mitra e manganello affiancano polizia e carabinieri nel controllo, etnicamente mirato, delle periferie più povere.
Vogliono farci credere che non possiamo fare nulla per contrastare le guerre.
Chi promuove, sostiene ed alimenta le guerre ci vorrebbe impotenti, passivi, inermi. Non lo siamo.
Ogni volta che un militare entra in una scuola possiamo metterci di mezzo, quando sta per aprire una fabbrica d’armi possiamo metterci di mezzo, quando decidono di fare esercitazioni vicino alle nostre case possiamo metterci di mezzo.
Le guerre cominciano da qui.
Contro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!
Domenica 2 novembre ore 15,30
punto info antimilitarista all'Oval Lingotto
Via Mattè Trucco 70
Oggi ospita l'arte ma tra un mese ci sarà il mercato delle armi!
Martedì 4 novembre.
Smilitarizziamo la città!
Via i mercanti d’armi!
Sabato 29 novembre
corteo antimilitarista
ore 14,30 corso Giulio Cesare angolo via Andreis
Martedì 2 dicembre
blocchiamo i mercanti armi
all’Oval Lingotto in via Matté Trucco 70
No all’aerospace and defense meetings!
Contro la guerra e chi la arma!
Assemblea antimilitarista
Corso Palermo 46 – riunioni ogni martedì alle 20,30
www.anarresinfo.org
BASTA SFRATTI E SGOMBERI A SAN BERILLO
Via Giovanni Di Prima, Catania, mercoledì 22 ottobre alle ore 16:00 CEST
Il 23 Settembre 2025, ad opera della Locat S.r.l., veniva sgomberato un intero immobile di piu' piani a San Berillo, in Via di Prima. Lo sgombero, in presenza di anziani con fragilità, minori, donne migranti, è avvenuto con un grande dispiego di celere e forze di polizia ma senza un intervento dei servizi sociali, senza la presenza di una ambulanza. Sono finite per strada persone che avevano affittato regolarmente l'immobile e risiedevano legalmente lì. Ci risulta che la Locat S.r.l., che ha ordinato lo sfratto, stia acquisendo e ristrutturando altre proprietà immobiliari per adibirle a strutture ricettive e turistiche.Noi ci opponiamo a questo processo di gentrificazione di San Berillo nel quale gli abitanti vengono criminalizzati e poi espulsi, nel quale la città è sempre meno dei cittadini e sempre piu' degli investitori immobiliari, nel quale il Comune dichiara addirittura di volere sgombrare anche spazi di socialità come la Palestra Lupo,
Per questo saremo in piazza a San Berillo Mercoledì 5 Novembre,
APPUNTAMENTO PER TUTTE-I-@ IN VIA DI PRIMA ALLE ORE 16:00:
Presidio con megafonaggio
A SEGUIRE ASSEMBLEA CITTADINA IN PIAZZA FALCONE:
Appuntamento alle ore 19:00
https://www.attoppa.it/event/basta-sfratti-e-sgomberi-a-san-berillo
Presidio : Scuola e Università non si arruolano .Disertiamo
Università di Bologna, martedì 4 novembre alle ore 14:30 CET
Il 4 Novembre non é la nostra festa .Scuola e Università non si arruolano .Disertiamo. No a genocidio,riarmo ed economia di guerra . Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università
https://balotta.org/event/presidio-scuola-e-universita-non-si-arruolano-disertiamo
Blocchiamo l’emergenza abitativa! Presidio di massa in Comune!
Piazza Maggiore, venerdì 17 ottobre alle ore 18:00 CEST
Venerdì 17 ottobre, ore 18:00 Piazza Maggiore
Blocchiamo l’emergenza abitativa! Presidio di massa in Comune!
CONTRO LA LOGICA DELL’ESPULSIONE!
BLOCCHIAMO GLI SFRATTI!
BLOCCHIAMO L’EMERGENZA ABITATIVA!
WELFARE NOT WARFARE!
Nelle ultime settimane una potenza nuova ha attraversato le strade di Bologna e di tutta Italia, collegando la solidarietà e la determinazione a rompere il blocco navale di Israele della Global Sumud Flottilla con un nuovo e inaspettato equipaggio di terra - che con la forza di massa dello sciopero e del blocco - ha scritto un’importante pagina dei movimenti. Tutte le lotte cittadine si sono mobilitate, in questo grande moto di “Palestina globale”, consapevoli che, come canta una canzone che si è sentita a lungo nei cortei, “ogni lotta aiuta un’altra lotta”.
Come movimento per il diritto all’abitare siamo convinte che la sfida ora sia quella di rilanciare la solidarietà internazionale con la Palestina assieme a un approfondimento delle lotte territoriali. Non possiamo non sottolineare come negli ultimi giorni stia giungendo una pioggia di denunce in cui, applicando il famigerato Decreto Sicurezza del governo Meloni, vengono aggrediti penalmente tutti i picchetti antisfratto fatti nelle periferie di Bologna negli ultimi due mesi. Al contempo, purtroppo è ripartita anche la stagione degli sgomberi, come accaduto il 14 ottobre – con l’aggravante che si trattasse dello sfratto di una famiglia in casa Acer, ossia pubblica.
Pur con evidenti ed enormi differenze di intensità, la possibilità di abitare un territorio è oggi sempre più impedita dal capitalismo globale, da Gaza fino alle nostre latitudini. È contro la logica dell’espulsione, contro questo paradigma dell’Israele globale, che invitiamo tutte a partecipare a un presidio di massa di protesta sotto al Comune di Bologna per declinare anche qui un “Blocchiamo tutto” che fermi l’escalation di sfratti e l’emergenza abitativa nella nostra città. Il primo passo per rilanciare una nuova stagione di lotta per l’abitare in città e aprire nuovi percorsi.
CONTRO LA LOGICA DELL’ESPULSIONE!
BLOCCHIAMO GLI SFRATTI!
BLOCCHIAMO L’EMERGENZA ABITATIVA!
WELFARE NOT WARFARE!
https://balotta.org/event/blocchiamo-lemergenza-abitativa-presidio-di-massa-in-comune
Presidio in solidarietà allx prigionierx del carcere di Regina Coeli
Faro del Gianicolo, venerdì 24 ottobre alle ore 17:00 CEST
Il 5 ottobre di un anno fa Tarek era in piazza con noi per la Palestina e pochi giorni dopo è stato arrestato.
Oggi è prigioniero nel carcere di Pescara dopo il crollo del tetto di Regina Coeli e i conseguenti trasferimenti di massa.
Venerdì 24 ottobre - ore 17 al faro del Gianicolo (Roma) Presidio in solidarietà allx prigionierx del carcere di Regina Coeli
https://roma.convoca.la/event/presidio-in-solidarieta-allx-prigionierx-del-carcere-di-regina-coeli
Presidio per la sanità
Piazza XI Settembre, venerdì 17 ottobre alle ore 17:30 CEST
Il dibattito di questi giorni, scatenato dalla notizia delle ambulanze bloccate al pronto soccorso di Cosenza, è semplicemente vergognoso. Un centrosinistra con le ossa rotte dopo la sconfitta elettorale prova ora a rifarsi una verginità parlando di difesa della sanità pubblica. Ma di quale difesa parliamo, se molti dei volti che ha candidato sono tra i principali responsabili dello sfascio del nostro sistema sanitario?
Hanno riempito le liste con rappresentanti della sanità privata convenzionata che ogni giorno drena risorse preziose al pubblico per farne profitto. Hanno riciclato politici con una lunga carriera passata a smantellare ospedali. E potremmo andare avanti a lungo, nomi noti più per le clientele costruite negli anni che per l’impegno nei territori.
Nel frattempo, i calabresi continuano a morire. Aspettando un’ambulanza che non arriva, come Serafino Congi. Per una diagnosi che arriva tardiva in ospedali più che congestionati, come nel caso della giovane Isabel Porco. E si muore anche nelle cliniche private, senza sapere neppure il perché, come è accaduto a Guglielmo Gualtieri. Le stesse cliniche che, tagliando sul personale per aumentare i profitti, permettono che chiunque possa entrare indisturbato e rapire una neonata.
Da anni la sanità è il cavallo di battaglia di ogni campagna elettorale, il grande tema sbandierato da ogni schieramento. Ma i risultati sono sempre gli stessi: ospedali chiusi, personale insufficiente, medici allo stremo, emigrazione sanitaria alle stelle. E una conta dei morti che aumenta ogni giorno.
Mentre Occhiuto si fa i selfie per festeggiare il raggiungimento parziale dei LEA, noi calabresi stiamo ancora aspettando una visita ginecologica da due anni al consultorio. Ci stiamo curando un tumore in Lombardia, chiedendo prestiti in banca o vendendo l’oro di famiglia. Questa è la realtà che viviamo.
E allora sì, la risposta non verrà da questi palazzi, né da chi ha governato prima né da chi finge oggi di voler cambiare tutto per non cambiare niente.
La risposta è nella mobilitazione, come abbiamo dimostrato nelle piazze in queste settimane. La risposta è nella possibilità di organizzarci e nella convinzione di poter incidere sul nostro presente.
Perché mentre manifestavamo per la Palestina libera, denunciavamo i milioni bruciati nel riarmo e sottratti alla sanità pubblica. Perché la risposta è nell’urgenza collettiva che sentiamo sulla pelle, ogni giorno, qui nei territori, nei nostri corpi, nelle nostre famiglie. L’urgenza di costruire una Calabria diversa, più giusta, senza compromessi.
Una Calabria che non lascia nessuno indietro, che non si inginocchia davanti a chi ha devastato tutto e che vuole costruire alternative radicali.
Le cittadine e i cittadini di Cosenza
Presidio contro la partita Italia - Udine
Piazza del Popolo (RA), martedì 14 ottobre alle ore 17:30 CEST
14 ottobre ore 17.30 presidio in Piazza del Popolo a Ravenna, contro la partita Italia - Israele a Udine. Diffondi e partecipa
https://www.fuorinellanebbia.it/event/presidio-contro-la-partita-italia-udine
Show Israel the red card
Piazza Galluppi (CZ), martedì 14 ottobre alle ore 19:00 CEST
Presidio solidale al carcere di Marassi
Carcere di Marassi, domenica 12 ottobre alle ore 18:00 CEST
https://gancio.invegendo.org/event/presidio-solidale-al-carcere-di-marassi