FACCIAMO LUCE contro LA VIOLENZA

Rettorato @ Unical, martedì 25 novembre alle ore 19:00 CET

https://camifa.net/event/facciamo-luce-contro-la-violenza-1

Sabotiamo Guerre e Patriarcato - Corteo Nazionale

Piazza della Repubblica, sabato 22 novembre alle ore 14:30 CET

Sabotiamo guerre e patriarcato. Facciamo salire la marea!

In un paese che si prepara al riarmo approfondendo disuguaglianze e discriminazioni, la violenza patriarcale diventa programma di governo ed è normalizzata dalla produzione ossessiva di misure e leggi misogine e transfobiche.
I dati dell’Osservatorio di Non Una di Meno registrano, tra gli altri dati, 78 femminicidi, 3 suicidi indotti di donne, 2 suicidi indotti di due ragazzi trans, 1 suicidio indotto di una persona non binaria, 1 suicidio indotto di un ragazzo ma, come sappiamo, questi numeri, di per sé eloquenti, non danno la misura di quel quotidiano sommerso e strutturale della violenza. L’approccio punitivista scelto dal Governo è pura propaganda da cui non farsi incantare: mentre mostra il pugno di ferro con l’ergastolo per i colpevoli di femminicidio, attacca i centri antiviolenza, la loro storia politica femminista, le pratiche e le metodologie per la fuoriuscita e la prevenzione della violenza di genere.

Mentre i media rilanciavano la notizia dell’ennesimo femminicidio, la Commissione Cultura della Camera votava un disegno di legge che vietava l’educazione sessuale anche alle scuole medie e la subordina al consenso dei genitori negli istituti medi superiori, svuotando la scuola pubblica di un ruolo educativo insostituibile nella diffusione della cultura del consenso e delle differenze. Questa la fotografia del momento, al di là di ogni ipocrisia propagandistica o di piccoli dietrofront.
Violenze, abusi e umiliazioni fanno parte dell’educazione sentimentale dei maschi italici da tempo – come testimoniano il gruppo facebook “Mia moglie” e i siti Fika.net e Social Media Girls – eppure le indicazioni nazionali di Valditara vanno proprio nella direzione di sdoganare la violenza, del disciplinamento di studenti e docenti, della militarizzazione dei saperi e della formazione, di un approccio alla cultura bigotto e autoritario. Si accompagnano alla stretta sui percorsi di affermazione di genere con la Legge Disforia nella crociata ideologica antigender che colpisce in particolare infanzia e adolescenza.

Da donne, persone trans*, precarie, migranti paghiamo doppiamente il prezzo della militarizzazione delle relazioni, della vita, della società, dell'economia.
Siamo noi a pagare il riarmo con i salari da fame, il part time imposto e il taglio del welfare. La manovra finanziaria propaganda il sostegno alle famiglie ma si tratta di mance una tantum come il Bonus Mamme e di incentivi a tornare a casa per curare figli e parenti senza alcun sostegno economico. Quando Meloni parla di famiglia e di natalità, in realtà scarica altro lavoro gratuito sulle donne per compensare i tagli alla sanità e ai servizi sociali.

In Italia sono più di 2 milioni le famiglie in povertà assoluta (con più di 1 milione di minori), si è povere anche se si ha un lavoro, i salari sono i più bassi d’Europa, non esistono tutele dal ricatto economico, molestie sul lavoro e stress mentale. In un Paese in cui cresce l’intensità del disagio economico, si sta configurando una legge di bilancio “austera” e piuttosto “debole” in termini di risorse, che libera soldi per il riarmo, la difesa e la produzione di armamenti all’interno della necessità di risanamento dei bilanci pubblici voluta dall’Europa.

Viviamo in un momento storico in cui la guerra è diventata la regola dei rapporti sociali. Nazionalismo e suprematismo sono le parole chiave della destra al potere che si riorganizza intorno a Trump. Si materializzano nella loro forma più brutale in Palestina, mentre la guerra globale si accende in decine di focolai nel mondo dettando le condizioni di un potere economico predatorio e senza argini.
Abbiamo abitato, a partire dal posizionamento transfemminista, con rabbia e desiderio le mobilitazioni contro il genocidio e il disegno neo-coloniale che si sta dispiegando ancora oggi in Palestina, nonostante la finta “tregua”.
Nelle scorse settimane siamo state marea, esondazione di corpi che si sono riappropriati dello strumento dello sciopero generalizzato, che hanno praticato blocchi diffusi, che hanno espresso ostilità contro governi complici attraverso discorso e pratiche radicali.

Dalla giornata del TDOR del 20 allo sciopero del 28 sarà di nuovo agitazione permanente. Occupiamo le piazze per bloccare tutto e unire le lotte!
In uno scenario in cui paradigma genocidario e guerra stanno cambiando il volto dell’economia, del welfare e della produzione, pensiamo sia sempre più urgente ribadire che la Palestina ci riguarda, che lottare per l’autodeterminazione dei popoli significhi lottare per l’autodeterminazione dei nostri corpi e delle nostre vite, a partire dalle soggettività specifiche che ne sono maggiormente colpite, donne, giovani, migranti, precarie, persone trans*, queer, non binarie, lavoratrici.

Il 22 novembre inondiamo le strade di Roma! il 25 novembre cortei, azioni e iniziative in tutte le città.

Per un'antiviolenza femminista e transfemminista, finanziata e libera dall'ideologia punitivista e confessionale.
Per una scuola libera da condizionamenti e diktat, per la libertà di ricerca e di insegnamento, per l'educazione sessuo-affettiva dalla scuola dell’infanzia all'università.
Contro la manovra finanziaria. Noi la guerra non la paghiamo! Né complici né vittime della conversione bellica.

Per il diritto all’autodeterminazione dei corpi e dei popoli.

https://roma.convoca.la/event/sabotiamo-guerre-e-patriarcato-corteo-nazionale

FORLÌ: DUE INIZIATIVE CONTRO LA GUERRA E LA CITTADELLA DELL’AEROSPAZIO – Piccoli Fuochi Vagabondi

Mobilitazione universitaria

Piazza Verdi, venerdì 14 novembre alle ore 10:00 CET

14 NOVEMBRE MOBILITAZIONE UNIVERSITARIA📢

Mentre il governo aumenta le spese militari e taglia fondi a scuola e diritto allo studio, ci chiedono di accettare un’economia di guerra che trasforma la ricerca in strumento di profitto e di morte, di accettare l'asservimento delle nostre università all'economia di guerra. Gli atenei vengono piegati alle logiche del mercato, e chi studia o lavora dentro l’università vive ogni giorno precarietà e ricatti.

Ci mobilitiamo contro l’economia di guerra, che sottrae risorse alle università e le destina a genocidio e distruzione. Rifiutiamo la complicità delle università nel genocidio in Palestina e per questo continuiamo a chiedere la rescissione degli accordi di ricerca e commerciali con università, enti e aziende israeliane e complici dell'entità sionista. Per un'università che rifiuti l'arruolamento di sapere e ricerca alla guerra.

Ci mobilitiamo contro il definanziamento e la precarietà, che mettono in ginocchio l’intera comunità universitaria. Allз studentз viene negato il diritto allo studio e all’abitare, i servizi vengono tagliati. L’università pubblica si fa azienda, contano solo la produttività e il ritorno economico, e il ricatto dellз lavoratricз precariз è sempre più grande.

Ci mobilitiamo contro la repressione e il controllo, contro un sistema che punisce, silenzia e controlla chi dissente. Dopo il DL Sicurezza, il Ddl Gasparri usa la scusa del “contrasto all’antisemitismo” per reprimere la solidarietà alla Palestina e punire chi critica Israele, anche dentro le università. Allo stesso tempo, il governo tenta di limitare l’autonomia accademica imponendo nei Consigli di Amministrazione un rappresentante nominato direttamente dal ministero. Scendiamo in piazza contro questo attacco alla libertà di pensiero e all’indipendenza della ricerca, un tentativo di allineare gli atenei alle politiche di chi governa.

Il 14 novembre, come studentз e ricercatricз, bloccheremo le lezioni, le università, i luoghi del sapere. Alle 10 ci troviamo tuttз in piazza Verdi per riprenderci la nostra università!

I LUOGHI DEL SAPERE NON SI TOCCANO‼

https://balotta.org/event/mobilitazione

tuttə a Roma per la manifestazione nazionale!

Cimitero Monumentale - Torino, venerdì 21 novembre alle ore 23:00 CET

Sabato 22 Novembre tuttə a Roma per la manifestazione nazionale!
Contro la violenza maschile sulle donne e le violenze di genere,
SABOTIAMO GUERRE E PATRIARCATO

Anche quest’anno da Torino ci stiamo organizzando per scendere insieme a Roma e partecipare alla manifestazione nazionale!

Se vuoi scendere con noi, COMPILA IL FORM che trovi tra i link in bio 𝐩𝐞𝐫 𝐩𝐫𝐞𝐧𝐨𝐭𝐚𝐫𝐞 𝐢𝐥 𝐭𝐮𝐨 𝐩𝐨𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐮𝐥 𝐛𝐮𝐬!

Partenza da Torino (cimitero Monumentale) h. 23 del 21 Novembre
Ritorno da Roma (Anagnina) h. 21,30/22 del 22 Novembre
Dopo aver compilato il form verrai comunque poi ricontattatə con tutte le informazioni su orari e luogo di partenza e di ritorno!

𝐈𝐍𝐅𝐎 𝐂𝐎𝐒𝐓𝐈 𝐀/𝐑
Prezzo SOSTENITRICX: 65 euro
Prezzo BASE: 55 euro
Prezzo RIDOTTO: 30 euro
Puoi pagare la tua quota o lasciare un biglietto sospeso per far viaggiare qualcun altrə usando Satispay o Paypal (trovi tutte le info nel form), o puoi portarla di persona ai prossimi appuntamenti ed eventi di autofinanziamento

Se la quota ridotta è troppo alta, scrivici! Insieme proveremo a fare in modo che nessunə resti a casa

#torino #nudmtorino #nonunadimeno #25novembre

https://www.facebook.com/nonunadimenotorino

https://gancio.cisti.org/event/tutt-a-roma-per-la-manifestazione-nazionale

FORLÌ: DUE INIZIATIVE CONTRO LA GUERRA E LA CITTADELLA DELL’AEROSPAZIO

Riceviamo e pubblichiamo 

- GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE.
Approfondimento ed assemblea aperta sul traffico d'armi globale e gli snodi romagnoli coinvolti.
* Ore 19.00 buffet vegan
* Ore 20.00 avremo con noi Linda Magg

https://piccolifuochivagabondi.noblogs.org/forli-due-iniziative-contro-la-guerra-e-la-cittadella-dellaerospazio/

#aerospazio #antimilitarismo #corteo #EmiliaRomagna #Forl #guerra #Palestina #riarmo

FORLÌ: DUE INIZIATIVE CONTRO LA GUERRA E LA CITTADELLA DELL’AEROSPAZIO – Piccoli Fuochi Vagabondi

Corteo NO Porto

Comune di Fiumicino, domenica 9 novembre alle ore 10:00 CET

Il 9 Novembre saremo per le strade di Fiumicino ed Isola Sacra riunitə in un corteo per ribadire che la vita vale più del profitto! Partiremo tuttə insieme alle 10:00 dal Comune di Fiumicino (via Portuense, n.2489) per far sentire forte la nostra opposizione alla costruzione dell’ennesima opera inutile e devastante sul nostro territorio: un porto crocieristico a gestione interamente privata per mano della multinazionale straniera Royal Caribbean.
La giornata di domenica 9 non finirà però con il CORTEO: ci sarà pranzo benefit al Bilancione e nel pomeriggio ci riuniremo sulla spiaggia per creare insieme un momento di confronto tra le varie lotte e soggettività, con focus su: PORTI, TURISTIFICAZIONE ED ECONOMIA DI GUERRA.
La giornata andrà avanti con musichette e voglia di conoscerci, fare rete e rafforzare la solidarietà perché non vogliamo devastazione, né qui né altrove!

https://roma.convoca.la/event/corteo-no-porto-1

Biciclettata attraverso le aree dismesse di Pavia

16 novembre 2025 15:30:00 CET - GMT+1 - Piazza della Vittoria, 27100, Pavia, Italia

https://mobilizon.it/events/91996273-d312-4912-a183-b9ab3821c25e

CORTEO A MILANO SUD - SOLDI PER I QUARTIERI NON PER LA GUERRA

Venerdì 31 ottobre, dalle 18:00 alle 20:30, presso Giardino Gianfranco Bianchi, Via Montegani Via Palmieri, 20141, MI

SOLDI PER I QUARTIERI NON PER LA GUERRA

Mentre i governi e i ricchi del mondo occidentale traggono profitti dall'industria bellica, i quartieri della nostra città sono sempre più sorvegliati e circoscritti in margini stretti e definiti.

Ci vogliono silenziare e chiudere nei nostri appartamenti sempre più piccoli, disponibili solo per chi può permettersi di pagare un affitto spropositato, cosicché loro possano giocare alla guerra altrove.

Dobbiamo fare rumore e scendere in strada, spezzare la rete di controllo e minacce che ci stanno costruendo intorno, dicendo chiaramente che non possono considerarci tranquill* al nostro posto marginale, da loro assegnatoci.

Sovvertiamo il fronte interno per fermare il fronte esterno, perché il nostro governo non sia più complice di Israele e la Palestina sia finalmente libera e per opporci collettivamente alla logica del capitale e della guerra. Ci troviamo dunque venerdì 31 ottobre dalle 18.00 in via Montegani, per rafforzare comunità solidali, capaci di resistere simultaneamente alla guerra e alla repressione.

Il corteo attraverserà le vie del quartiere fino a GTA, che festeggia i suoi10 anni di occupazione!

CONTRO LA CITTÀ DEI PADRONI

RIPARTIAMO DALLE PERIFERIE

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