Il Corpo dell'Eden - La crisi ambientale come espressione storica del patriarcato
Orari e dettagli
* Presentazione sulla crisi ambientale come espressione storica del patriarcato
+ spazio di discussione sull'intersezionalità delle lotte.
* Presentazione + discussione dalle 16 alle 19.30 circa.
* Rinfresco e cena leggera (offerta libera) a seguire per chi volesse
trattenersi e continuare a parlare.
* Per chi si ferma a cena è gradita una conferma, anche in mattinata, per avere
un'idea dei numeri.
* Scrivere a +393519341395 - turro@tutanota.com per conferma, domande e
passaggi
Dove
In Bisaboga, via Montasico Croce 21, Marzabotto (BO), di fronte alla chiesa del
paese [https://https://maps.app.goo.gl/8Q2t7Aod6GuJRiWQ6].
Per chi arriva in macchina, si può parcheggiare sul posto.
Pian di Venola (40 min da Bologna) è la stazione più vicina: se vi serve un
passaggio dalla stazione, contattare +393519341395
Il Corpo dell'Eden
La crisi ecoclimatica non è nuova, ma è il prodotto storico di una cultura
patriarcale e neocolonialista.
L'ecofemminismo sostiene, da tempo, questa tesi importante, che ci aiuterebbe ad
uscire da un sistema di pensiero chiuso. Eppure ci ritroviamo oggi ad insistere
che non ci sia nessun problema culturale, ad isolare tra di loro gli ambiti di
sfruttamento (di genere, razza, classe, sessuale o ambientale), a proporre
soluzioni puramente tecnico-scientifiche. Quali sono le alternative?
Questa prestazione e discussione vuole esplorare questi temi, senza avere la
pretesa di essere una panoramica completa: vuole piuttosto creare un momento di
incontro (uno tra i tanti possibili), in cui sviluppare una narrativa comune tra
movimenti, attivistə e persone che si vorrebbero attivare in maniera concreta.
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"Le attiviste e studiose lamentano spesso, negli Stati Uniti, una mancanza di
unità nei movimenti politici di opposizione, noti per i loro dibattiti e le loro
conflittualità intellettuali, che sono servite a dividere chi invece avrebbe
potuto lavorare in coalizione: i lavoratori in lotta, gli ecologisti, gli
attivisti per i diritti umani, le femministe, gli attivisti di liberazione
animale, gli attivisti per i popoli indigeni, e gli attivisti
gay/lesbiche/bisessuali/transgender (LGBT). Allo stesso tempo la destra
conservatrice negli Stati Uniti non ha perso tempo a riconoscere le connessioni
tra tutti questi vari movimenti di liberazione, e ha lanciato una campagna per
assicurare la loro repressione collettiva. Come risultato, pare che il futuro
dell’attivismo possa dipendere anche da come attivisti e studiosi sapranno
riconoscere e articolare le basi per una lotta comune."
Greta Gaard, "Verso un ecofemminismo queer", 1997