[r] _ mg: appunti personali su “esiste la ricerca”

Esiste la ricerca (giugno 2022, marzo 2023, settembre 2023, settembre 2024, settembre 2025) è un esperimento in più momenti, tentativi, occasioni, in cui ci si confronta, orizzontalmente e non accademicamente, sulle nuove o nuovissime scritture di ricerca.

Non si tratta di un luogo di visibilità: all’allestimento degli spazi manca un palco, manca una cattedra. Non c’è una regia in senso stretto, né dei “panel” di discussione. La discussione si sviluppa sul momento. Dal 2023 non ci sono microfoni né registrazioni. (Il microfono può eccezionalmente servire in casi particolari, dove si presentino speciali difficoltà acustiche dovute a echi e strutture dei luoghi ospitanti).

Esiste la ricerca è in definitiva un contesto per raccogliere – misurando tempi e voce – le diverse percezioni che oggi si hanno delle scritture sperimentali, complesse e di ricerca, e le pratiche artistiche e critiche che con queste entrano (a vario titolo, anche conflittualmente) in relazione.

L’impianto gerarchico del “convegno” è escluso o viene tendenzialmente decostruito. Semmai, Esiste la ricerca prova a riprendere, valorizzare e rendere usuale e sistematico un modus operandi minore, tuttavia rintracciabile in tutti gli incontri letterari, di tutti i tipi. Ovvero: in tutti gli incontri letterari, di tutti i tipi, dopo i momenti ufficiali più o meno paludati, le letture, le relazioni critiche, i convenevoli e la diplomazia, si rompono le righe e (prima che venga imbandito il buffet) i presenti chiacchierano tra loro, esprimono dubbi e persuasioni. Senza microfono e senza grandi filtri. Esiste la ricerca vuole ritagliare precisamente le prassi di questi momenti interstiziali, informali, e farne il centro di un (anti)discorso: con fini di confronto e conoscenza. Eliminati i tavoli rialzati e le pedane, tolti gli interventi scritti o a braccio, cancellato il climax oratorio, rimangono le persone e le interazioni che le coinvolgono.

Si tratta in definitiva di incontri pubblici senza convenevoli e retorica accademica prima, né buffet=dispersione dopo. Rimane quella che potrebbe essere la sostanza del letterario, ascoltabile.

Tutto questo – anche e soprattutto – come ascolto transgenerazionale, e attenzione agli autori più giovani.

Sempre con focus sulla ricerca letteraria, e in particolare su quella ricerca che gammm.org sta da quasi vent’anni seguendo, traducendo, attuando, promuovendo. (Con tutte le derive e derivazioni che appunto i più giovani hanno innestato su quelle linee testuali).

da https://www.tumblr.com/louxosenjoyables/722891570605621249

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Esiste la ricerca non è un evento canonizzante. Chi partecipa non vince niente, non resta nella storia, semmai contribuisce a conoscere e capire il presente immediato.

Esiste la ricerca non è un’antologia, gli assenti non sono dimenticati (il loro ascolto potrebbe essere solo rinviato alla prossima occasione), i presenti non diventano stelle.

L’incontro non “legittima” i partecipanti né “delegittima” chi manca. (Con quale autorità poi lo farebbe? E: legittimare o delegittimare a fare che?). Non costruisce storia ma – insisto – crea le condizioni per il verificarsi di quelle conversazioni informali e interstiziali che sono in verità il senso migliore di incontri altrimenti ingabbiati nel cerimoniale accademico o simil-accademico.

A Esiste la ricerca si è invitati per partecipare a un contesto, non a un contest. A Esiste la ricerca si parla per alzata di mano e non per titoli.

#antigerarchia #cambioDiParadigma #confronti #confrontiOrizzontali #confronto #conversazioniInformali #conversazioniInterstiziali #decostruzioneDellaGerarchia #dialogo #discussione #discussioni #ewwà #gammm #gammmOrg #MG #momentiInterstiziali #orizzontalità #ricercaLetteraria #scritturaComplessa #scritturaDiRicerca #scrittureComplesse #scrittureDiRicerca #scrittureSperimentali #senzaCattedra #senzaMicrofono #senzaPalco #sperimentazioneLetteraria #testiDiMgInRete #testoDiMgOnline

roma, 16 giugno: la ricerca letteraria sdrammatizza

incontro/confronto sulle scritture di ricerca nel (drammatico) contesto della poesia recente

slowforward
Ecco a voi Citiverse, la città dei social liberi! - Le Alternative

Dalla collaborazione tra Le Alternative e Poliverso nasce Citiverse, la città dei social liberi! È una figata, non perdetevelo! 🧡

Le Alternative
[2025-07-10] Lotte dal Sud @ Archivio Via Avesella https://balotta.org/event/lotte-dal-sud #discussione #lotte
Lotte dal Sud

Lotte dal Sud: una traiettoria brasiliana Incontro con Paulo Galo, leader dei rider di Sao Paolo e Dani Edite, attivista del collettivo Nablina. Introduce Into the Black Box Discute Sandro Mezzadra Incontro e discussione con compagn* dal Brasile sul percorso storico dei movimenti e delle lotte in quel paese, con un approfondimento specifico sull'ultimo decennio, tra l'insorgenza del giugno 2013, il bolsonarismo, i conflitti degli ultimi anni.

Balotta

Lotte dal Sud

Archivio Via Avesella, giovedì 10 luglio alle ore 18:30 CEST

Lotte dal Sud: una traiettoria brasiliana

Incontro con Paulo Galo, leader dei rider di Sao Paolo e Dani Edite, attivista del collettivo Nablina.

Introduce Into the Black Box
Discute Sandro Mezzadra

Incontro e discussione con compagn* dal Brasile sul percorso storico dei movimenti e delle lotte in quel paese, con un approfondimento specifico sull'ultimo decennio, tra l'insorgenza del giugno 2013, il bolsonarismo, i conflitti degli ultimi anni.

https://balotta.org/event/lotte-dal-sud

Discussione per la musica alta, 28enne ferito gravemente

Colpito all’addome con una bottiglia rotta, un 28enne è stato gravemente ferito oggi a mezzogiorno fuori da un bar di

larampa
Trovato morto davanti casa della madre dopo una discussione

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Frosinone stanno ricostruendo l’episodio avvenuto nella notte in via Moncisterna ad Arpino dove, intorno

larampa

TEA, i nuovi OGM nelle coltivazioni agricole?

Cascina Chioso, sabato 7 giugno alle ore 16:00 CEST

Le nuove frontiere dell'agricoltura sarebbero prodotti provenienti dai laboratori. Il cibo del futuro creato attraverso la manipolazione genetica.

Quali sono le ricadute sull'alimentazione, sull'ecosistema e sul mondo agricolo? Chi ci guadagna?

Cosa fare insieme per fermarli e cercare soluzioni reali?

Ne parliamo con ASCI (Associazione Solidarietà Campagna Italiana)

SABATO 7 GIUGNO alle ore 16,30 h presso CASCINA CHIOSO - via Giuseppe Rivetti 50 A - 

VIGLIANO BIELLESE


https://gancio.cisti.org/event/tea-i-nuovi-ogm-nelle-coltivazioni-agricole

Verso gli stati generali della giustizia climatica e sociale, welcome to Bologna

Aiutaci ad organizzare meglio la giornata compilando il form online [https://forms.gle/ERkG7afDG3JGAANZ8]. Lo scorso 12 ottobre ci siamo viste – come tante volte è già successo in questi anni – di fronte ai cancelli dell’ex GKN, a Campi Bisenzio. Ci siamo incontrate per rispondere a una domanda posta dal Collettivo di Fabbrica GKN: abbiamo bisogno degli stati generali della giustizia sociale e climatica? [https://www.bolognaforclimatejustice.it/eventi/abbiamo-bisogno-degli-stati-generali-della-giustizia-climatica-e-sociale/] Collettivamente e attraverso una pluralità di interventi, abbiamo risposto positivamente. Dal 9 luglio 2021, convergere è diventato uno dei verbi intorno ai quali costruire la nostra riflessione collettiva. Una fabbrica a Campi Bisenzio, nella periferia fiorentina. Una storia tristemente comune, la scelta di delocalizzare licenziando via mail le 400 persone che lì lavoravano. Comincia così una storia fortunatamente inusuale, l’assemblea permanente della fabbrica che va avanti da quel giorno funesto. Che diventa una storia comune, un patrimonio collettivo di esperienze e costruzione di alternativa. La possibilità di una fabbrica socialmente integrata, di una nuova produzione. Tra grandi manifestazioni e picchetti, il Collettivo di Fabbrica GKN decide, insieme a tante e tanti solidali, di costruire il proprio piano di reindustrializzazione, e fonda la Società Operaia di Mutuo Soccorso (SOMS) Insorgiamo [https://insorgiamo.org/]. Lancia un crowdfunding, e raccoglie centinaia di migliaia di euro. Lo fa parlando non solo di lavoro e salari, ma di crisi climatica, di genocidio palestinese, di diritti sociali e di spazi collettivi. Lo fa immaginando altrove possibili, fuori da un sistema che si fonda le proprie fortune sull’escalation bellica, lo sfruttamento, la violenza e la devastazione del nostro Pianeta. E’ in questo immaginario che, tante volte, ci siamo ritrovate a Firenze, a marciare assieme al Collettivo di Fabbrica GKN per rivendicare gli spazi e le risorse per il progetto di reindustrializzazione operaio; è in questo stesso immaginario che, il 22 ottobre 2022, 30 mila persone hanno manifestato a Bologna dietro allo striscione ‘fine del mese, fine del mondo: stessa lotta!’. Ed è proprio a partire da questo slogan che vogliamo proseguire la nostra discussione collettiva verso gli stati generali della giustizia climatica e sociale.  Non ci basta coordinare le nostre energie, né darci supporto a vicenda. In una fase storica in cui la guerra erode il nostro futuro e le fonti fossili lo bruciano, sentiamo il bisogno di tracciare nuove rotte capaci di intersecare le sfide che abbiamo davanti. In questo senso, la crisi climatica è prima di ogni altra cosa un fenomeno sociale, che perpetua le disuguaglianze e ne costruisce di nuove, mentre la transizione proposta dalla governance internazionale trasforma le catastrofi in occasione di profitto rifiutandosi di affrontare le cause storiche del riscaldamento globale, ben radicate nel colonialismo e nello sfruttamento. Ci sembra che quello del Collettivo di Fabbrica GKN non sia soltanto un invito a convergere, ma una proposta di fare tesoro di un’esperienza di lotta unica, viva e preziosa, che nel suo emergere ci ha fatto una domanda: e voi, come state? Come stiamo in città nelle quali l’asfalto e il cemento rendono insopportabili le ondate di calore, mentre i fenomeni di turistificazione ci espellono dalle nostre case? Come stiamo nelle campagne sconvolte da grandi opere e industrializzate dall’agrobusiness? Come stiamo mentre in Palestina si compie un genocidio e il Mediterraneo è una fossa comune? Come stiamo quando piove e il terreno ci frana sotto i piedi, mentre le strade sono invase dal fango? Come stiamo con lavori precari e spesso mal pagati, e la scure dei licenziamenti perennemente sopra le nostre teste? Come stiamo quando queste e altre domande si incrociano in risposte che ci conducono sempre e comunque alle profonde ingiustizie di un sistema economico e sociale che arricchisce pochi sulle spalle di miliardi? Come stiamo, come vogliamo stare: è da qui, ci pare, che possa concretizzarsi una discussione sugli stati generali della giustizia climatica e sociale. Capace di essere argomentazione e pratica, e di esprimersi in testi, ma anche nelle iniziative e nelle piazze che abbiamo messo in programma in primavera, fino al Climate Pride che organizzeremo il 12 aprile 2025 a Bologna [https://www.bolognaforclimatejustice.it/12-aprile-climate-pride-a-bologna-invito-alla-costruzione-collettiva/].  In questi anni, il Collettivo di Fabbrica GKN è stato parte di tante iniziative bolognesi. Convergere per insorgere è diventato uno degli slogan che hanno caratterizzato cortei e manifestazioni. Vi aspettiamo a Bologna, il 9 febbraio alle ore 15:30 a Vag61, per tracciare insieme le nostre rotte collettive.  PROGRAMMA Domenica 9 febbraio 2025, VAG61 (Via Paolo Fabbri 110 Bologna) 15:30 – Verso gli stati generali della giustizia climatica e sociale: discussione intorno ai nodi del futuro manifesto 18:30 – L’alluvione a Valencia: incontro pubblico con la delegazione del Koordinanora de Kolectivos Parke di Parque Alcosa di Valencia [https://www.bolognaforclimatejustice.it/eventi/con-valencia-mai-piu-valencia/] Aiutaci ad organizzare meglio la giornata compilando il form online [https://forms.gle/ERkG7afDG3JGAANZ8].

Balotta

Verso gli stati generali della giustizia climatica e sociale, welcome to Bologna

Vag61, domenica, 9 febbraio (15:30)

https://balotta.org/event/verso-gli-stati-generali-della-giustizia-climatica-e-sociale-welcome-to-bologna

Verso gli stati generali della giustizia climatica e sociale, welcome to Bologna

Aiutaci ad organizzare meglio la giornata compilando il form online [https://forms.gle/ERkG7afDG3JGAANZ8]. Lo scorso 12 ottobre ci siamo viste – come tante volte è già successo in questi anni – di fronte ai cancelli dell’ex GKN, a Campi Bisenzio. Ci siamo incontrate per rispondere a una domanda posta dal Collettivo di Fabbrica GKN: abbiamo bisogno degli stati generali della giustizia sociale e climatica? [https://www.bolognaforclimatejustice.it/eventi/abbiamo-bisogno-degli-stati-generali-della-giustizia-climatica-e-sociale/] Collettivamente e attraverso una pluralità di interventi, abbiamo risposto positivamente. Dal 9 luglio 2021, convergere è diventato uno dei verbi intorno ai quali costruire la nostra riflessione collettiva. Una fabbrica a Campi Bisenzio, nella periferia fiorentina. Una storia tristemente comune, la scelta di delocalizzare licenziando via mail le 400 persone che lì lavoravano. Comincia così una storia fortunatamente inusuale, l’assemblea permanente della fabbrica che va avanti da quel giorno funesto. Che diventa una storia comune, un patrimonio collettivo di esperienze e costruzione di alternativa. La possibilità di una fabbrica socialmente integrata, di una nuova produzione. Tra grandi manifestazioni e picchetti, il Collettivo di Fabbrica GKN decide, insieme a tante e tanti solidali, di costruire il proprio piano di reindustrializzazione, e fonda la Società Operaia di Mutuo Soccorso (SOMS) Insorgiamo [https://insorgiamo.org/]. Lancia un crowdfunding, e raccoglie centinaia di migliaia di euro. Lo fa parlando non solo di lavoro e salari, ma di crisi climatica, di genocidio palestinese, di diritti sociali e di spazi collettivi. Lo fa immaginando altrove possibili, fuori da un sistema che si fonda le proprie fortune sull’escalation bellica, lo sfruttamento, la violenza e la devastazione del nostro Pianeta. E’ in questo immaginario che, tante volte, ci siamo ritrovate a Firenze, a marciare assieme al Collettivo di Fabbrica GKN per rivendicare gli spazi e le risorse per il progetto di reindustrializzazione operaio; è in questo stesso immaginario che, il 22 ottobre 2022, 30 mila persone hanno manifestato a Bologna dietro allo striscione ‘fine del mese, fine del mondo: stessa lotta!’. Ed è proprio a partire da questo slogan che vogliamo proseguire la nostra discussione collettiva verso gli stati generali della giustizia climatica e sociale.  Non ci basta coordinare le nostre energie, né darci supporto a vicenda. In una fase storica in cui la guerra erode il nostro futuro e le fonti fossili lo bruciano, sentiamo il bisogno di tracciare nuove rotte capaci di intersecare le sfide che abbiamo davanti. In questo senso, la crisi climatica è prima di ogni altra cosa un fenomeno sociale, che perpetua le disuguaglianze e ne costruisce di nuove, mentre la transizione proposta dalla governance internazionale trasforma le catastrofi in occasione di profitto rifiutandosi di affrontare le cause storiche del riscaldamento globale, ben radicate nel colonialismo e nello sfruttamento. Ci sembra che quello del Collettivo di Fabbrica GKN non sia soltanto un invito a convergere, ma una proposta di fare tesoro di un’esperienza di lotta unica, viva e preziosa, che nel suo emergere ci ha fatto una domanda: e voi, come state? Come stiamo in città nelle quali l’asfalto e il cemento rendono insopportabili le ondate di calore, mentre i fenomeni di turistificazione ci espellono dalle nostre case? Come stiamo nelle campagne sconvolte da grandi opere e industrializzate dall’agrobusiness? Come stiamo mentre in Palestina si compie un genocidio e il Mediterraneo è una fossa comune? Come stiamo quando piove e il terreno ci frana sotto i piedi, mentre le strade sono invase dal fango? Come stiamo con lavori precari e spesso mal pagati, e la scure dei licenziamenti perennemente sopra le nostre teste? Come stiamo quando queste e altre domande si incrociano in risposte che ci conducono sempre e comunque alle profonde ingiustizie di un sistema economico e sociale che arricchisce pochi sulle spalle di miliardi? Come stiamo, come vogliamo stare: è da qui, ci pare, che possa concretizzarsi una discussione sugli stati generali della giustizia climatica e sociale. Capace di essere argomentazione e pratica, e di esprimersi in testi, ma anche nelle iniziative e nelle piazze che abbiamo messo in programma in primavera, fino al Climate Pride che organizzeremo il 12 aprile 2025 a Bologna [https://www.bolognaforclimatejustice.it/12-aprile-climate-pride-a-bologna-invito-alla-costruzione-collettiva/].  In questi anni, il Collettivo di Fabbrica GKN è stato parte di tante iniziative bolognesi. Convergere per insorgere è diventato uno degli slogan che hanno caratterizzato cortei e manifestazioni. Vi aspettiamo a Bologna, il 9 febbraio alle ore 15:30 a Vag61, per tracciare insieme le nostre rotte collettive.  PROGRAMMA Domenica 9 febbraio 2025, VAG61 (Via Paolo Fabbri 110 Bologna) 15:30 – Verso gli stati generali della giustizia climatica e sociale: discussione intorno ai nodi del futuro manifesto 18:30 – L’alluvione a Valencia: incontro pubblico con la delegazione del Koordinanora de Kolectivos Parke di Parque Alcosa di Valencia [https://www.bolognaforclimatejustice.it/eventi/con-valencia-mai-piu-valencia/] Aiutaci ad organizzare meglio la giornata compilando il form online [https://forms.gle/ERkG7afDG3JGAANZ8].

Balotta