✍️ #HaninMajadli
⟦ Nelle ultime tre settimane il Presidente degli Stati Uniti #DonaldTrump ha pubblicato tre post con il saluto “#Shalom”.

“Shalom, Mahmoud”, in onore dell'arresto e della prevista espulsione dello studente #MahmoudKhalil; ‘Shalom, Columbia’, in seguito al ritiro di 400 milioni di dollari di fondi alla #ColumbiaUniversity, e ‘Shalom, Gaza’, che allude alla sua gioia per la continuazione della distruzione della Striscia di #Gaza.

#Trump sta usando l'ebraico e la sua forma comune di saluto per fornire una convalida ideologica a una politica di oppressione e persecuzione e alla violazione della libertà di espressione e della libertà accademica. ⬇️2

Gli ebrei di tutto il mondo e soprattutto in Israele dovrebbero chiedersi perchè il saluto ebraico per eccellenza sia diventato nelle mani di Trump uno strumento cinico che esprime disprezzo e disumanizzazione dei palestinesi, dei filopalestinesi e dei suoi avversari politici.

Dove sono gli israeliani che si affrettano a condannare l'antisemitismo quando si afferma che gli ebrei o la lobby ebraica hanno un potere sproporzionato negli Stati Uniti?

Quando #Trump e la Casa Bianca usano la parola “shalom” nel contesto degli arresti, delle deportazioni e del taglio dei fondi, danno per scontato che l'ebraismo e le politiche repubblicane siano la stessa cosa e che la persecuzione degli studenti filopalestinesi, la punizione di un'università critica e la distruzione di Gaza siano un interesse ebraico. ⬇️3

Molti israeliani sono felici di sottolineare l'antisemitismo e di condannarlo quando proviene dalla sinistra in occidente, ma lo ignorano quando la destra americana sostiene uno degli argomenti tipici degli antisemiti, quello secondo cui gli ebrei controllano l'America.

Non ci potrebbe essere testimonianza più forte a conferma di una cospirazione antisemita di un presidente americano che dà un avallo ebraico-giudaico alla disumanizzazione dei palestinesi.

L'alleanza tra la destra israeliana, la comunità ebraico-sionista negli #USA e Trump non solo fornisce munizioni per le nozioni antisemite, ma conserva anche una pericolosa illusione: la convinzione che un patto con la destra radicale sia una garanzia di protezione perpetua. ⬇️4

Tuttavia, la storia delle alleanze politiche con le forze autoritarie ci insegna che quando non c'è più la necessità strategica di un particolare gruppo minoritario, questo diventa rapidamente un capro espiatorio.

Il momento in cui la destra americana deciderà che gli ebrei di destra non servono alla sua agenda non è un'eventualità lontana, ma è già evidente.

L'estrema destra americana sta già mostrando il suo disprezzo per gli ebrei liberali, che dipinge come “traditori” o come persone che non sono “veri ebrei”.

La distinzione tra “ebrei buoni” che sostengono le politiche conservatrici ed “ebrei cattivi” che sono percepiti come nemici dall'interno è solo una fase temporanea di una più ampia serie di incitamenti e delegittimazioni. ⬇️5

Questa fase comporterà prima o poi la rivolta contro quegli ebrei di destra che ora sono convinti di essere immuni.

Se c'è qualcosa che gli ebrei avrebbero dovuto imparare dalla storia, è questo: i precedenti stabiliti oggi contro un gruppo saranno usati domani contro un altro.
Se ora è “Shalom, Mahmoud” e “Shalom, Gaza”, domani potrebbe essere “Shalom, Cohen” o “Shalom, Brooklyn”.

Il silenzio degli ebrei, e in particolare il silenzio degli israeliani liberali di fronte all'uso manipolatorio dei simboli ebraici e giudaici da parte del Presidente degli Stati Uniti, non è solo immorale, ma anche storicamente irresponsabile.⟧ 🔚6