L’era della dopamina – di Anna Lembke
L’era della dopamina – Come mantenere l’equilibrio nella società del “tutto e subito” – di Anna Lembke
In un momento storico in cui tutto sembra progettato per attirarci, distrarci e tenerci agganciati, L’era della dopamina è un libro che arriva con la precisione di una diagnosi e la lucidità di un’analisi ben documentata. Anna Lembke, psichiatra e docente a Stanford, affronta il tema della dipendenza non solo in senso clinico, ma come condizione quasi strutturale del nostro tempo.
Il testo è scritto con chiarezza e misura, scorrevole ma mai banale. Il linguaggio è accessibile, eppure ricco di riferimenti scientifici e clinici. Lembke alterna esperienze personali e professionali, casi clinici reali, aneddoti significativi e dati di ricerca, riuscendo a mantenere un perfetto equilibrio tra profondità e leggibilità.
Una riflessione razionale sul piacere e sull’eccesso
Al centro del libro c’è il concetto di dopamina come molecola del desiderio, e non tanto della gratificazione. L’autrice ci invita a ripensare la relazione tra piacere e dolore, mostrando come spesso l’accumulo di stimoli gratificanti porti, paradossalmente, a una riduzione della nostra capacità di provare piacere. Un effetto di bilancia neurologica che viene esposto con chiarezza e rigore.
Lembke non si limita a denunciare un problema: propone strategie, suggerisce percorsi di disintossicazione (anche da attività quotidiane insospettabili), invita a una riflessione etica e sociale sul ruolo che la gratificazione immediata gioca nelle nostre vite, nelle nostre scelte, nei nostri automatismi.
Uno sguardo lucido e senza moralismi
Ciò che colpisce è il tono: mai giudicante, mai paternalistico. Lembke non offre soluzioni semplici, né si erge a maestra di vita. Al contrario, ammette i propri errori, racconta con onestà episodi di vulnerabilità e di consapevolezza tardiva. Questa dimensione personale rende il libro ancora più efficace, più umano, più vicino.
Un libro che lascia segni e domande
Ho letto questo libro inizialmente per documentarmi per una parte del progetto in arrivo (short.staipa.it/647r3), ma ne sono stato completamente rapito, è stato uno di quei rari testi che riescono a informare senza indottrinare, a smuovere riflessioni senza semplificare.
L’era della dopamina non è solo un libro sulla dipendenza, è un libro sull’autocoscienza. Ci interroga, con gentilezza e fermezza, sul nostro modo di cercare piacere, conforto, evasione. E lo fa con gli strumenti della scienza, ma anche con quelli della narrazione e dell’empatia.
Consigliato a chi sente di vivere sempre un po’ al limite tra produttività e burnout, tra noia e sovrastimolazione, tra controllo e impulso. E a chi ha voglia di fermarsi, almeno per un po’, a riflettere su ciò che davvero ci fa bene.
C’è un altro motivo per cui provo grande stima e ammirazione per Anna Lembke, e ha a che fare con il progetto a cui sto lavorando. Ne parlerò più avanti in caso, non c’è fretta.
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