Il 18 gennaio 1945 prese avvio la missione Morristown

Durante il mese di agosto ‘44, precisamente il 4, prese avvio la battaglia di Firenze, che durò fino al primo giorno del mese successivo. In tale occasione, le truppe dell’OSS operarono in diretto contatto con le forze partigiane locali.
Oltre ad aiutare la resistenza, l’OSS ebbe tra gli obiettivi anche quello di recuperare molta documentazione tedesca, per analizzare lo “stato dell’arte” dei nazisti, prima che venisse distrutta dagli stessi nazisti.
In un incontro con Donovan, Corvo suggerì al fondatore dell’agenzia di intelligence di iniziare a raccogliere materiale e documentazione in chiave antisovietica.
Inoltre, Corvo, vista la grande presenza di documentazione in Italia in quanto ex alleata della nazione nipponica, intraprese anche una raccolta di informazione nei confronti del Giappone.
Ad agosto prese avvio anche la missione Mangosteen, la quale divenne il contatto ufficiale con il Comitato Liberazione Nazionale Alta Italia.
A questa missione venne affidato il Tenente Icardi, accompagnato da Tullio Lussi, un italiano appartenente all’ORI con il compito di far da guida al tenente statunitense. Lussi venne scelto per il suo ottimo rapporto di amicizia con Enzo Boeri che, nel mentre, era divenuto vicecapo del CLNAI. Alla missione Mangosteen venne incorporata l’operazione Chrysler, la quale avrebbe dovuto paracadutare le forze degli Operational Group, nella stessa area della prima missione. A capo della missione Mangosteen-Chrysler fu posto il capitano Holohan.
In generale, tra l’agosto 1944 e il successivo mese di dicembre, vennero create numerose missione da parte dell’Office of Strategic Service in Nord Italia, queste, che analizzeremo in un capitolo apposito, furono la dimostrazione di come si fossero evolute rapidamente le politiche e i ruoli all’interno del comando Alleato.
L’OSS tramite il suo apporto fondamentale nella liberazione del Centro-Sud Italia si era dimostrata pronta e all’altezza in tutte le situzioni nella quale si era ritrovata, alimentando e accrescendo – di conseguenza – il proprio rispetto all’interno dell’Alto Comando.
L’apporto della Moral Operation Branch fu determinante per rendere più efficaci le missioni nel Nord Italia. Peraltro, ricordiamolo ancora una volta, il ruolo di questa sezione fu determinante anche per la liberazione di Roma dove giocò un ruolo fondametale.
Il mezzo principale di divulgazione delle notizie venne individuato nei partigiani, soprattutto nelle donne e nei bambini, poiché, nell’immaginario tedesco e fascista, destavano meno attenzione.
Ottenuti i giornali falsi e i volantini di propaganda tramite lanci alleati, questi ultimi, li facevano circolare lasciandoli “casualmente” in osterie, bar, tram, latrine e luoghi pubblici ben frequentati.
In aggiunta all’azione partigiana prendeva al via l’operazione Cornflaxe, richiamata nel capitolo precedente, che mise in seria difficoltà il sistema postale nazi-fascista.
Il rapporto dell’Office of Strategic Service a riguardo recità così:
“He [Tassinari] personally smuggled a copy of the plans in the soles of his shoes to the OSS in Siena, and from there the plans were rushed to General Clark’s G-2. The plans showed that the weakest spot in Kesselring’s defenses was at Il Giogo Pass, at the juncture of his Tenth and Fourteenth Armies. Clark therefore shifted the main attack of his II Corps eastward to the area indicated by the partisan intelligence. If Clark were to break through to the foot of thev mountains, he would be in position to trap and destroy Kesselring’s forces by cutting the flatland Route 9 from Bologna to Milan.” <88
Queste informazioni, considerate le migliori a disposizione, vennero implementate anche da delle riprese eseguite con una cinepresa nei pressi della zona, che il 17 settembre 1944, sarebbe poi divenuta quella di attacco.
Per le fonti di cui abbiamo consocenza, questo evento, individua la prima volta nella storia dove una missione militare è stata pianificata anche grazie all’ausilio di immagini, andando così a rivoluzionare il metodo di preparazione e pianificazione della stessa guerra.
Nonostante le numerose missioni, verso la fine dell’autunno del ’44, gli Alleati trovarono nuove difficoltà nello sfondare le linee nemiche. Per tale motivo, insieme alla volontà della riorganizzazione generale delle forze Alleate, il generale Harold Alexander, il 13 novembre, diramò su Radio Italia Combattente un messaggio nel quale, pur esprimendo forti ringraziamenti alla resistenza italiana per l’aiuto nella lotta contro le truppe nazifasciste, considerate le cattive condizioni meteo tipiche del Nord Italia, durante i mesi invernali, le missioni di approvvigionamento si sarebbero interrotte per poi riprendere alla fine dell’inverno.
Bisogna sottolineare come la dichiarazione di Alexander si limitasse alle sole missioni di approvigionamento estese, lasciando invece proseguire tutte le missioni dietro le linee nemiche già in atto, poiché utile strumento per destabilizzare le truppe nemiche in un momento di “pausa”.
Per tale motivo, tra il 15 e il 30 novembre, furono paracadutati nuovi ingenti rifornimenti in buona parte del Nord Italia, rifornimenti recuperati dagli agenti dell’OSS e dai gruppi partigiani.
La prima missione di approvvigionamento delle truppe dietro le linee nemiche, dopo il blocco del mese di dicembre precedente, fu fatta il 16 gennaio, per rifornire la missione Lobo. Il 18 gennaio prese avvio la missione Morristown, la quale venne paracadutata per distruggere alcuni obbiettivi della missione precedente Orange nell’area piemontese.
Il sostegno dell’OSS ai partigiani e ai propri agenti fu enorme, basti pensare che solamente nel mese di febbraio e indipendentemente dal credo politico dei gruppi partigiani, vennero paradutate ben 778.990 libbre, circa 400 tonnellate, di beni dietro tutte le linee nemiche.
Il primo aprile Corvo e Scamporino si incontrarono con il generale Cadorna <89 e Ferruccio Parri <90 a Roma. Lo scopo di tale incontro fu quello di stabilire il ruolo del CLNAI dopo la fine della Seconda guerra mondiale. Parri e Cadorna tennero un incontro simile quattro giorni dopo con i rappresentati del SOE. Il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, a partire dal 26 aprile, prese il ruolo di organo di Governo straordinario del Nord Italia. Nel febbraio del 1946 il CLN centrale assunse i doveri del CLNAI fino al 21 giugno 1946, quando l’organizzazione venne sciolta, lasciando spazio al nuovo governo.
Le missioni dell’OSS terminarono in Italia subito dopo il 25 aprile, quando le numerose missioni alleate e il gran numero di partigiani, si unirono in un insurrezione generale portando alla ritirata delle truppe naziste e fasciste.
Donovan stesso, appena finito il conflitto, donò due aerei di medicinali al CLNAI così da potersi “sdebitare” visto l’enorme aiuto conferito durante la guerra.
La presenza dell’OSS in Italia cessò definitivamente il 24 maggio, quando tutti gli uffici furono posti in disuso e la maggior parte delle truppe era già rientrata in patria. Il 24 maggio i due direttori sul campo della Sezione Italiana del ramo Secret Intelligence dell’Office of Strategic Service, Max Corvo e Vincent Scamporino, rientrarono a Washington.
[NOTE]
88 Egli [Tassinari] personalmente trasportò di nascosto una copia dei piani nelle suole delle scarpe all’OSS di Siena, e da lì i piani furono inviati in tutta fretta al G-2 del generale Clark. I piani mostravano che il punto più debole delle difese di Kesselring era il Passo del Giogo, all’incrocio tra la Decima e la Quattordicesima Armata. Clark spostò quindi l’attacco principale del suo II Corpo d’Armata verso est, nell’area indicata dai partigiani. Se Clark fosse riuscito a sfondare fino ai piedi delle montagne, sarebbe stato in grado di intrappolare e distruggere le forze di Kesselring, tagliando la strada pianeggiante n. 9 da Bologna a Milano.
89 Raffaele Cadorna (1889-1973) è stato un generale e un politico italiano, figlio del generale Luigi Cadorna. Fu il comandante del Corpo Volontari della Libertà durante il Secondo conflitto mondiale.
90 Ferruccio Parri (1890-1981) è stato un partigiano italiano e il primo Presidente del Consiglio dei ministri (21 giugno 1945-10 dicembre 1945).
Matteo Paglia, Ex pluribus unum. Come l’Office of Strategic Service ha rivoluzionato il sistema d’intelligence statunitense, Tesi di laurea, Università degli Studi di Genova, Anno Accademico 2024-2025

Come sopra visto, tra la fine del ’43 e gli inizi del ‘44, lo spionaggio americano in Italia sviluppò elementi più spiccatamente diplomatici, mentre attenuò quelli militari. In particolare, il prestigio del SI dell’OSS che collaborò con l’Intelligence Division (G-2) della V Armata americana, nella trasmissione al XV Gruppo d’Armate e all’AFHQ di significativi rapporti sulle missioni compiute dietro le linee nemiche, crebbe, mentre la Research & Analysis (R & A) redasse interessanti rapporti sugli sviluppi della situazione economica e politica in Italia. La Morale Operations Branch (MO), altresì, pose in essere una massiccia campagna volta a minare il morale delle truppe dell’Asse in Italia e
incrementare la simpatia per la causa alleata presso i civili italiani. L’OSS intensificò, così, i suoi contatti in Italia, reclutando agenti ovvero instaurando contatti con informatori occasionali di varia estrazione sociale e politica, da alcuni esponenti di spicco dei sei partiti antifascisti che composero il CLN di Roma, quali Pietro Nenni, storico segretario del Partito Socialista (PSI) e editore dell’”Avanti!”, Giuseppe Romita, leader socialista, che a Roma, nel luglio 1942, aveva rifondato il PSI; Emilio Lussu, fondatore e leader del movimento Giustizia e Libertà, il repubblicano Ugo La Malfa, il repubblicano Randolfo Pacciardi, il liberalsocialista e azionista Prof. Guido Calogero, a ministri e sottosegretari dei Governi Bonomi, a cominciare dallo stesso Primo Ministro, a Francesco Cerabona, ministro delle Comunicazioni e socialdemocratico, a Benedetto Croce, filosofo e liberale nonché ministro del primo governo Bonomi, a Marcello Soleri, liberale e ministro del Tesoro, a Palmiro Togliatti, leader del Partito Comunista (PCI) e ministro senza portafoglio, a Giuseppe Saragat, leader socialista e ministro senza portafoglio e, ancora, Guido De Ruggiero, azionista e ministro dell’Educazione, Stefano Siglienti, azionista e ministro delle Finanze, Umberto Tupini, cristiano-democratico e ministro della Giustizia, Alcide de Gasperi, leader del partito della Democrazia Cristiana (DC), Renato Morelli, liberale e sottosegretario per gli italiani all’estero, Carlo Sforza, ministro senza portafoglio, Alberto Cianca, azionista e ministro senza portafoglio, Visconti-Venosta, sottosegretario agli Affari Esteri, Antonio Pesenti, comunista e sottosegretario alle Finanze, Mario Palermo, comunista e sottosegretario alla Guerra, Pietro Mancini, ministro dei Lavori Pubblici, nonché dirigenti sindacali, quali Giuseppe Di Vittorio, elemento comunista del Direttorio della CGIL, Oreste Lizzadri, membro socialista del direttorio della CGIL, Achille Grandi, membro cristiano-democratico della CGIL, a esperti economici e finanziari, quali il Dott. Ugo Baffi, direttore dell’ufficio Ricerca della Banca d’Italia e, infine, funzionari e ufficiali civili dell’Allied Control Commission (ACC) e della Psychological War Branch (PWB) dell’OSS.
Michaela Sapio, Servizi e segreti in Italia (1943-1945). Lo spionaggio americano dalla caduta di Mussolini alla liberazione, Tesi di Dottorato, Università degli Studi del Molise, 2012

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